Rimini. Anni di percosse ed umiliazioni, chiesta condanna a 4 anni e 3 mesi per il marito violento

Rimini

Una notte l’aveva svegliata mettendole un cacciavite al collo. Tenendolo premuto sulla giugulare l’aveva violentata mentre i figli dormivano nella stanza di fianco. La teneva segregata, senza lasciarla uscire, e dopo averle tolto i documenti l’aveva minacciata di non farle vedere più i figli. Convinto che l’avesse tradito, una volte aveva rasato a zero i capelli della moglie di 10 anni più giovane per fare in modo che si vergognasse di uscire di casa. Solo quando lei aveva avuto il coraggio di raccontare tutto ai carabinieri si era liberata del giogo della violenza che il marito aveva tenuto saldo per tutti gli anni di matrimonio. Si è concluso al momento con la richiesta di condanna a 4 anni e tre mesi nei confronti di un senegalese di 52 anni, difeso dall’avvocato Massimiliano Orrù, a processo per decisione del gip Raffaella Ceccarelli dal dicembre del 2023. L’uomo, secondo le indagini coordinate dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi è accusato di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale nei confronti della giovane moglie. La donna, assistita dall’avvocato Veronica Magnani, è parte offesa nel processo che la scorsa udienza ha visto la requisitoria della pubblica accusa. Il pm Bertuzzi ha quindi chiesto una condanna per il 52enne a 4 anni e tre mesi e l’udienza è stata rinviata al 13 marzo del 2025 per la discussione della difesa. Secondo quanto ricostruito in aula il senegalese con plurime condotte, reiterate nel tempo, maltrattava la moglie con quotidiane offese e aggressioni fisiche, provocandole uno stato di prostrazione, ansia e timore per la sua incolumità, facendola così vivere in uno stato continuativo e abituale di sofferenza; in particolare, in diverse occasioni durante la loro vita di coppia, l’aggrediva fisicamente. Le violenze secondo la denuncia della donna erano iniziate già nel 2010, quando aveva iniziato ad accusarla di avere rapporti con altri uomini. Per gelosia l’aveva anche picchiata più volte. Nel 2017, dopo un periodo di assenza della moglie durato circa 3 anni, la coppia si era ricongiunta e il 52enne aveva ripreso con i maltrattamenti che non si erano fermati anche davanti ai figli. Nel 2018, in diverse occasioni, secondo la donna il marito aveva fatto uso di droga davanti ai figli e dopo l’aveva picchiata. Condotte che erano durate almeno per altri tre anni fino a quando la donna non era riuscita a trovare il coraggio di sporgere denuncia e lasciare la casa in cui viveva col marito.

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