“Amiamo il nostro lavoro e il centro di Rimini”: il Forno della Vecchia Pescheria compie 50 anni
Luciano Pasini, classe 1938, inizia presto a lavorare nei forni della città, fa la gavetta, si appassiona, affina la tecnica, prende sempre più consapevolezza, fino a quando sposato con Adriana, e con due figli piccoli, di 5 e 8 anni, decide di realizzare il suo sogno e avviare una attività per sé e per la propria famiglia, facendo il salto. Così, esattamente 50 anni fa, il 17 dicembre del 1973, nella Vecchia Pescheria del centro storico di Rimini, costellata di profumi, voci e botteghe, un luogo vivo dedito al commercio, apre Il Forno della Vecchia Pescheria, sulle spoglie di uno chiuso ormai da tempo.
I figli Claudia e Luca crescono con il profumo del pane addosso, fino a diventare ingranaggi insostituibili della bottega artigiana: lui in laboratorio col padre. E Claudia, dopo alcune esperienze esterne, si dedica con la madre Adriana alla vendita, a cui trenta anni fa si unisce Monia Bertozzi, la moglie di Luca.
I Pasini compiono un ulteriore passo quando negli anni ‘90 decidono di spostare il panificio nella piazzetta delle poveracce, a pochi metri dalla loro prima sede. Qui hanno uno spazio di 50 mq per il laboratorio, 50 per le preparazioni e 50 per la vendita.
«L’amore per questo mestiere si unisce a quello per il centro storico, e alla voglia di portare sempre novità. Il pane da noi è da sempre protagonista. Per andare incontro al cambiamento delle abitudini alimentari proponiamo una moltitudine di varietà, specialità e pezzature, nel rispetto delle lievitazioni naturali». Così come non mancano le ricette storiche del padre, «tra queste la ciambella alle amarene - spiega Claudia Pasini -. Noi siamo “fornai da campo”, tutto ci ispira, dai media ai social, passando per i ristoranti gourmet, siamo sempre a caccia di tendenze, pur mantenendo salda la nostra identità, per questo non abbiamo voluto “ibridare” l’attività aprendo anche una caffetteria, in futuro si vedrà».
Tante le qualità per una offerta che spazia dal dolce al salato. Tra i tanti must spiccano le infinite varietà di grissini e cracker aromatizzati. «La fatica economica è in atto, il lavoro notturno costa un 50% in più del diurno, le bollette aumentano per tutti, così come le materie prime, per questo offriamo varietà che spaziano dai 3 euro fino agli 11 euro al chilo. Crediamo nella città, ecco perché per supportare la spesa in centro ho proposto di collocare un carrello tipo quello dei supermercati da mettere vicino ai parcheggi. E’ da sperimentare e capire come fare, ma ne ho già parlato con l’amministrazione comunale».