Alluvione, il sindaco di San Leo: «Gli agricoltori sono le sentinelle del territorio, basta pensare ai fiumi come realtà intoccabili»

Rimini

Maltempo, la Valmarecchia fa il punto. È iniziata la ricognizione dei danni nei territori dell’entroterra immortalati dai pittori del Rinascimento, ma il bilancio definitivo si potrà stilare solo nei prossimi giorni perché, come ha insegnato l’alluvione che si è abbattuta nel maggio del 2023 sull’Emilia-Romagna, diversi cedimenti e altrettante frane si innescano solo nei giorni successivi alla calamità. Intanto a levarsi qualche sassolino dalle scarpe è Leonardo Bindi, il sindaco di San Leo, un territorio che nei giorni successivi alle precipitazioni torrenziali del 18 e 19 settembre scorso fa già i conti con smottamenti, allagamenti e persino qualche albero caduto. I punti più colpiti, al momento, risultano le località di Monte di Pietracuta e quelle che sorgono lungo la via Marecchiese. Quanto alla riflessione del primo cittadino scorre lungo due direttive. Primo: «Occorre valorizzare di più l’operato degli agricoltori, le vere sentinelle del territorio, e invitarli a controllare i fossi a cadenza regolare, oltre che a mitigare il dissesto che si verifica fuori dagli alvei. Senza questo comparto - allarga le braccia - saremo ovunque alla canna del gas». Secondo punto fermo? «Bisogna smettere di pensare ai fiumi come a realtà intoccabili mentre al contrario vanno monitorati di continuo, rafforzando le sponde con la ghiaia in avanzo e i detriti derivanti dal dissesto idrogeologico». Infine l’accento su un paradosso: è consentito raccogliere il legname caduto nel fiume ma non si può entrare con i mezzi nell’alveo. «Mica siamo nel Medioevo quando c’erano i cavalli per tirar su le fascine – punzecchia Bindi –. Le regole, perché funzionino, vanno aggiornate».

Altri nodi

Una delle ferite maggiori, arrecate alla Vallata, è la distruzione del ponte che insiste sul territorio di Poggio Torriana al confine con Lo Stradone di Borghi. Un’infrastruttura che fino alla calamità del maggio 2023 era a servizio, non della viabilità ordinaria, ma dei dipendenti di un allevamento intensivo aperto nelle vicinanze e che da oltre un anno si vedono costretti a percorrere una via alternativa per giungere al lavoro. Non va meglio a Montecopiolo dove il sindaco Pietro Rossi ha vietato tramite ordinanza la circolazione sulla strada comunale che dalla località Pugliano Vecchio conduceva a Casepio fino al confine con il Comune di San Leo. Un’arteria stradale dove si sono verificati «dissesti della carreggiata e movimenti franosi tali – si legge nel documento - da pregiudicare la sicurezza della circolazione con disagi e rischi anche per la pubblica incolumità». Una misura, quella dell’off limits, che resterà in vigore «fino al ristabilimento delle normali condizioni di sicurezza».

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