Aldéia, taglio del nastro imminente per l’ex osteria del Povero diavolo a Poggio Torriana

Rimini

Solidarietà, musica e profumi della tradizione. Taglio del nastro imminente per l’ex osteria del Povero diavolo. Prossimo obiettivo? Rendere il locale un luogo ideale per le cerimonie.

Sarà una festa aperta a tutti, senza la necessità di prenotare, l’inaugurazione dell’osteria sociale di Torriana, situata in via Roma 30. L’appuntamento è per venerdì 4 ottobre a partire dalle 19 per una serata a base di musica live e dj set, buon vino e cibo della tradizione contadina: dalla zuppa alla piadina con porchetta. Sono attesi centinaia di ospiti prima di partire, la settimana successiva, con la clientela vera e propria puntando su stagionalità e ottime materie prime.

Il sogno che si realizza

«Abbiamo realizzato un sogno – spiega il 30enne Samuele Ramberti, uno dei soci (con Claire Bini, Alessandro Cerami, Gabriele Mancuso, Davide Papa) dell’impresa sociale Aldéia (in portoghese “villaggio”, ndr) -. Volevamo aprire un ristorante che avesse come scopo l’inserimento lavorativo di ragazzi migranti e persone escluse dal mondo del lavoro (come disabili, ex carcerati, ex tossicodipendenti). L’obiettivo è quello di fornire a tutti l’opportunità di trovare un luogo che non dia solamente “lo stipendio” ma anche una famiglia, dove crescere, sentirsi valorizzati e integrarsi con più facilità nel territorio».

La proposta gastronomica conta sulla tradizione romagnola «ma rivisitata con alcuni piatti fusion fra tipico ed etnico e colorata, sullo sfondo, da eventi e concerti». Nessun dubbio sui cavalli di battaglia, «dalla pappa al pomodoro ai cannelloni al ragù di cortile». «Il Povero diavolo riapre le porte e vorremmo che fosse un po’ anche casa vostra», prosegue Ramberti. Quanto ai dipendenti sono 4 (due donne e altrettanti uomini, dai 21 ai 35 anni) di cui tre con fragilità e di origine straniera, a cui verrà garantito anche l’alloggio. Ma la speranza è quella di allargare presto la brigata.

Una storia a lieto fine

La raccolta fondi, lanciata per avviare il progetto, è andata ben oltre le aspettative. Lo scopo era quello di ottenere 5mila euro previsti (di cui 2mila per la riqualificazione dello spazio, mille da destinare alla comunicazione e 2mila a figure professionali per la gestione). Alla fine, però, la cifra ha superato i 20mila euro: così - hanno deciso i soci - i soldi avanzati verranno reinvestiti nella formazione del personale. «È un progetto di tutti – sottolinea Samuele - e ringraziamo chi ci ha aiutato ad arrivare fin qui».

Ma com’è il locale di cui c’è traccia, nelle cronache, sin dal lontano 1915? Inalterata nelle linee architettoniche e affacciata su un panorama mozzafiato, l’osteria ospiterà 30 posti a sedere esaltando sapori a chilometro zero.

L’inaugurazione

Protagonisti della serata inaugurale saranno i musicanti di San Crispino, la Madia di Verucchio per i salumi e il Satiro con i formaggi, Orticà di Sorrivoli per il miele oltre alla Fondazione San Giuseppe che, a bordo di un Ape, distribuirà acqua in forma gratuita. Alla base di tutto risiede «una sussidiarietà circolare dove ci si prende cura gli uni degli altri perché – conclude Ramberti - il principio è quello del bene e non di fini utilitaristici».

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