Rimini. Aggredito in Turchia, dopo l’intervento 14enne resta gravissimo
![Rimini. Aggredito in Turchia, dopo l’intervento 14enne resta gravissimo Rimini. Aggredito in Turchia, dopo l’intervento 14enne resta gravissimo](http://www.corriereromagna.it/binrepository/768x466/1c0/768d432/none/11807/DYWK/whatsapp-image-2025-02-05-at-11-26-23_1382111_20250205170426.jpg)
![L’aggressione di Mattia e il padre, lo chef Andrea Minguzzi L’aggressione di Mattia e il padre, lo chef Andrea Minguzzi](http://www.corriereromagna.it/binrepository/768x446/0c7/768d432/none/11807/QQTQ/a20250129t040115-m-10-211-97-200-27-2-3-05-f_1381486_20250205170426.png)
Lotta ancora tra la vita e la morte Mattia Ahmet Minguzzi, figlio 14enne dello chef misanese Andrea e della violoncellista turca Yasemin Akincilar. Il ragazzo è ancora ricoverato in terapia intensiva al “Goztepe City Hospital” e le sue condizioni restano critiche anche dopo il recente intervento chirurgico a cui è stato sottoposto. A aggiornare un quadro clinico severo, contattato dal Corriere Romagna, è proprio il celebre cuoco che lavora presso il consolato francese della città sul Bosforo. «Scusate se non riesco a dare molte notizie - premette durante un breve momento di tregua - ma sto ancora cercando di metabolizzare questa tragedia. Una tragedia dove mio figlio purtroppo rischia ancora la vita. Ringrazio tutti i romagnoli dal profondo del mio cuore per il loro supporto», conclude riportando una frase che ha fatto il giro di due Paesi: “Siamo tutti Mattia”.
La vicenda
Il giovane, che vive con i genitori nel distretto di Beyoglu e frequenta il “liceo italiano 8”, è stato aggredito con cinque coltellate al mercato del quartiere di Kadikoy nella parte asiatica di Istanbul dove si era recato con due amici per acquistare attrezzatura da pattinaggio su ghiaccio. Stando a una prima ricostruzione il 14enne sarebbe stato urtato da un ragazzo più grande di un anno che, secondo quanto riferito da testimoni alle forze dell’ordine, avrebbe tentato delle avance, inclusa la frase “Sei bellissimo”. Ai complimenti Mattia avrebbe reagito con un semplice “Scusa fratello”, per poi allontanarsi, convinto che l’episodio si sarebbe concluso senza strascichi. Così non è stato perché il corteggiatore respinto lo ha seguito per menare cinque fendenti che hanno colpito gli organi interni. Coinvolto nel pestaggio anche un 16enne che ha preso a calci la vittima già riversa in una pozza di sangue. Dopo l’aggressione i due, entrambi con precedenti penali, si sono dati alla fuga ma la polizia li ha presto rintracciati. Per loro è scattato l’arresto. Mattia è stato soccorso da una dottoressa che era sul posto e che gli ha praticato sia la rianimazione cardiopolmonare che la respirazione artificiale.
Trasportato in nosocomio da un’ambulanza, al giovane sono state somministrate 9 unità di sangue.