A Rimini una statua dedicata a Marco Pantani alta 6 metri

Rimini

«Sarà un tuffo nella memoria, un ritorno al passato. Quando Marco Pantani teneva alto nel mondo il nome dell’Italia e della Romagna. Con gesta che valicavano il significato stesso dello sport per entrare di diritto nel cuore di tutti. Come un amore incancellabile». Mattia Morolli, assessore con delega alla cura e sviluppo dell’identità dei luoghi, misura bene le parole, per riuscire a rappresentare al meglio il sentimento che i riminesi nutrono per il “Pirata”. Da sempre, dalle sue prime vittorie, fino alla tragica fine. «Marco è un’icona non solo per gli appassionati di ciclismo, ma per tutti gli sportivi – sottolinea Morolli -. Per questo merita un riconoscimento tangibile, che tutti possano vedere e ammirare. E allora quale miglior luogo se non Rimini?».

La statua del campione

Sarà fatto tutto in grande. Il giorno prescelto: il 29 giugno in occasione dell’arrivo, sul lungomare, della prima tappa del tour de France. Una cerimonia doppia: l’inaugurazione di una statua - 6 metri di altezza e 3 di base – dedicata a Pantani con le mani al cielo, in segno di vittoria, e l’apertura al pubblico della nuova pista ciclabile di via Coriano colorata di rosa e giallo, i colori del Giro d’Italia e del Tour del France, accoppiata che il “Pirata” centrò in quell’indimenticabile annata che fu il 1998. E anche i cartelli dedicati: vere e proprie “stazioni” di sosta lungo via Coriano in cui saranno riprodotte le foto dei momenti salienti della carriera del grande campione. Spiega l’assessore: «È stato un lavoro di idee e di contatti che l’amministrazione comunale ha portato avanti, in questi mesi, insieme alla Fondazione Pantani. E, infatti, alcuni degli scatti che abbelliranno i cartelloni, realizzati in materiale resistente ad ogni azione vandalica, sono stati suggeriti dagli stessi tifosi di Marco. Che sono tantissimi in Italia e all’estero».

La mano dell’artista

E per un campione dello sport non poteva mancare un campione dell’arte. «E, infatti, avendo ricevuto la disponibilità dell’artista romagnolo Aldo Drudi, noto per i disegni realizzati sui caschi di Valentino Rossi, non ce la siamo fatta scappare – puntualizza l’assessore -. Sarà affidata a lui la realizzazione della statua, così come il compito di ridisegnare la pista ciclabile». Una pista “iconica”, quella di via Coriano, di collegamento fra mare e collina, proprio come quei tracciati che vedevano il “Pirata” scalatore staccare gli avversari.

Una leggenda iniziata 32 anni fa quella del campione romagnolo. E terminata, dolorosamente, in una fredda serata di metà febbraio 2004, all’interno di una stanza di un residence sul lungomare di Rimini. «Marco vivrà sempre nei ricordi degli italiani, dei romagnoli e di noi riminesi. Per questo la statua sarà posata in uno dei luoghi più iconici del Parco del mare, dove potranno vederla tutti». E c’è chi ipotizza piazzale Kennedy. «Vedremo – conclude Morolli -, una cosa è certa: sarà il più posto più bello».

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