“A Rimini tempi lunghissimi per i referti degli esami istologici”: il caso arriva in Regione

Tempi lunghissimi a Rimini per ricevere i referti degli esami istologici, specie per la diagnosi dei tumori. Il caso, che ha già sollevato le proteste delle associazioni delle donne operate di tumore, visto che i ritardi più ricorrenti si sono verificati proprio sui tumori ginecologici, è arrivato in Regione Emilia-Romagna, con una interrogazione dell’ex consigliere leghista Matteo Montevecchi discussa stamane al question time di viale Aldo Moro. Il consigliere regionale ha precisato che i ritardi sono stati tali “da allontanare oltre il termine previsto dai protocolli oncologici l’inizio della terapie medico o chemioterapica, che rischia di essere inutile e mettere a rischio la vita del paziente”. Ammette il problema l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini, che sottolinea pero’ il “numero enorme di casi” a cui fa fronte l’anatomia patologica dell’ospedale Rimini, casi peraltro “incrementati fortemente nell’ultimo anno”: +12% di esami istologici rispetto al 2019.
Pochi medici
Contemporaneamente si è registrata la carenza di medici specializzati “difficili da reperire” e di tecnici. Di fronte all’aumento della domanda, dice ancora Donini, “sono state messe in campo diverse azioni” da parte dell’Ausl Romagna. Azioni che “stanno permettendo di migliorare i tempi di refertazione degli esami istologici di una media di 15 giorni, mi sento di dire che un primo risultato è stato ottenuto, con la prospettiva di un ulteriore miglioramento”.
Ora si sta facendo anche un concorso per coprire i posti vacanti. “Ci aspettiamo - conclude l’assessore - di arrivare al rispetto completo dei tempi di legge”. Tutto ciò non è però sufficiente per Montevecchi: “Prima di dichiararmi soddisfatto - replica in aula- aspetto i risultati. Ma non basta risolvere i problemi organizzativi e la carenza di personale, tecnici e patologi. Ci sono, come riferiscono i professionisti, anche strumentazioni obsolete vanno sostituite”.