A Rimini la quarta comunità energetica di Legacoop Romagna
Entro i primi mesi del 2025 arriva in Romagna la quarta comunità energetica rinnovabile in forma cooperativa che, assieme alle altre tre già nate, porterà in dote 5 megawatt di potenza. Il progetto di Legacoop Romagna, nato nel 2022, conta infatti tre Cer a Ravenna e Cervia, Faenza-Bassa Romagna e Forlì-Cesena, per un totale di oltre 4 megawatt. La quarta sorgerà nei prossimi mesi a Rimini. Per ampliare la potenza installata e raggiungere i 5 megawatt si lavorerà oltre i tradizionali tetti fotovoltaici, sperimentando nuove tecnologie come il solare galleggiante - per il quale c’è già uno studio di fattibilità su un laghetto di proprietà di uno dei soci nel territorio ravennate - e i pannelli installati sulle pensiline dei parcheggi pubblici e privati. Nel 2026 e 2027 si punta poi ad arrivare a 15 e 30 megawatt.
Il programma di sviluppo di Legacoop Romagna, aperto a imprese cooperative e private, è stato presentato questa mattina nella sede di Cff a Faenza, durante il convegno “Il futuro dell’energia è cooperativa”, organizzato insieme a Legacoop Imola e Innovacoop. Il responsabile delle comunità energetiche di Legacoop Romagna, Emiliano Galanti ha presentato la strategia dell’associazione nei prossimi mesi. A partire dal 2025 verranno consolidate le strutture di gestione e avviate le campagne di comunicazione per allargare le basi sociali. Nel 2026 si conta di iniziare a realizzare i primi impianti di proprietà delle comunità energetiche, sperimentando l’ingresso di privati cittadini, oltre che di imprese, attraverso una piattaforma di gestione. L’orizzonte attuale del piano è il 2027, termine fissato dalla normativa per entrare negli incentivi, salvo proroghe. “Con questo progetto vogliamo garantire la proprietà collettiva dei mezzi di produzione energetici, favorire un futuro migliore per le nuove generazioni e dare un contributo per migliorare la nostra comunità. Uno dei nostri punti di forza è la rete di collaborazioni con realtà specializzate come Ènostra, Innovacoop, Federcoop Romagna, Bryo, Coopsole e Respira”, ha spiegato. Le Cer, ha aggiunto il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi, “garantiscono risposte concrete a tre esigenze: un costo dell’energia sotto controllo, una spinta fortissima verso la produzione energetica da fonti rinnovabili, più rispettose dell’ambiente e un ruolo da protagonista diretto delle nostre comunità e dei cittadini come produttori e consumatori di energia pulita”. C’è quindi “un impegno di carattere ‘generazionale’ che dà risposta alle spinte positive che arrivano, prima di tutto, dalle le giovani generazioni”. Nel suo saluto, il presidente di Legacoop nazionale, Simone Gamberini, ha ricordato che la promozione delle comunità energetiche rinnovabili in forma cooperativa è uno degli obiettivi strategici dell’associazione, attraverso il quale è possibile dare un contributo concreto alla transizione energetica garantendo allo stesso tempo la sostenibilità economica dei progetti. A livello nazionale Legacoop ha già costituito 27 Cer, nove delle quali in Emilia-Romagna.