A Rimini arriva la spiaggia senza barriere

Rimini
  • 03 ottobre 2023

Pedane per arrivare comodamente a riva anche con una carrozzina, segnaletica per colori e pittogrammi, mappa sensoriale per ipovedenti, gazebi come zona ‘filtro’ o relax, docce e servizi igienici più spaziosi, sedute per il bagno in mare a chi ha difficoltà motorie, ma anche attività di assistenza ad hoc: niente è lasciato al caso nel progetto della futura “Spiaggia libera tutti”, primo lido pubblico inclusivo a Rimini che interesserà una porzione di arenile della spiaggia libera di Marina Centro, vicino a piazzale Boscovich.

A presentarlo oggi, dal palazzo del Turismo, gli assessori Kristian Gianfreda, Roberta Frisoni, il direttore Apt Servizi Emanuele Burioni, ad una platea di operatori balneari, rappresentanti di categoria, Asl Romagna e terzo settore. L’intento, spiegano gli amministratori, è di realizzarla e renderla fruibile già dalla prossima stagione balneare, grazie al contributo ministeriale, ricevuto attraverso la Regione Emilia Romagna, di 150.000 euro, e quello diretto voluto dal Comune di 430.000 euro. “Abbiamo unito la vocazione turistica alla nostra capacità di prenderci cura delle persone- spiega Gianfreda, che ha la delega alle Politiche per la salute e Protezione sociale- speriamo questo progetto sia un primo passo per conciliare sempre più turismo urbanistico e piena accessibilità di tutte le persone che vivono e vengono in vacanza a Rimini”. Questo progetto punta a “cercare di rendere la nostra spiaggia sempre più inclusiva”, spiega l’assessore all’Urbanistica Frisoni. “E’ un prototipo e non vorremmo fermarci lì”, assicura Frisoni. “Obiettivo è che tutte le nostre spiagge siano più inclusive”, puntualizza. “’Spiaggia per tutti’ rientra in un progetto di co-finanziamento del mistero per la Disabilità, con la Regione Emilia Romagna- chiarisce Burioni- e parte dalla sperimentazione sulla Riviera romagnola, a cui hanno aderito i principali comuni, e vuole fare un ulteriore passo avanti, sull’accoglienza dei territori, con il progetto ‘welcome everybody’ che è a sostegno di quello che già è stato fatto dagli operatori”. Investire sull’accoglienza per i disabili infatti non ha solo “un valore di business- sottolinea- ma sociale e morale”. Non una spiaggia per disabili ma una spiaggia accessibile a tutti: questo il filo conduttore del progetto. Lo spiega l’architetto per il Comune, Francesca Dellarosa. “Introduciamo e potenziamo servizi per la nostra spiaggia libera che consentiranno a tutti non solo l’accesso. ma di godere della vita balneare al 100%”. Al finanziamento iniziale da parte della Regione “il Comune ha rilanciato con risorse proprie per 430.000 euro- va avanti- che copriranno infrastrutture quali pedane per arrivare fino al mare e consentire piena fruibilità a chi ha limitazioni motorie, sia carrozzine per disabili o mamme con passeggino al seguito, o chi ha disabilità sensoriali o autismo”. Si prevede l’acquisto poi di alcune sedute “tipo job” per consentire di arrivare fino in acqua, segnaletiche, servizi di gestione assistenza e percorsi di formazione, più potenziamento per azioni di mobilità, implementazione di posti auto riservati ai disabili, percorsi di inclusione lavorativa in spiaggia, introduzione di ‘spazi filtro’ o aree relax con gazebi che potranno aiutare ad ambientarsi chi può trovarsi a disagio.

Anche la segnaletica sarà il più friendly possibile, studiata insieme al Centro per l’autismo dell’Asl: aboliti i segnali con carrozzine, largo ai pittogrammi della comunicazione aumentativa alternativa (linguaggio arasaac)e a percorsi colorati. In una fase successiva, sarà incaricato, attraverso un bando, il gestore della spiaggia, da individuarsi attraverso una collaborazione con il terzo settore. “La gestione è un punto critico- sottolinea Gianfreda- perché i bisogni delle persone disabili sono complessi e dovremo fare valutazioni molto attente quando usciremo con il bando, i tempi sono stretti, nostra idea è di partire già dall’estate prossima con la ‘spiaggia libera tutti’”. “Non parliamo di una nuova concessone demaniale- puntualizza Frisoni- ma di uno spazio pubblico, la sfida è quella di trovare il modo di offrire questi servizi con il coinvolgimento del terzo settore che può dare qualcosa, nel fruire questi spazi. In Italia forse non ci sono esperienze così innovative e proviamo a sperimentare”. Al termine della presentazione gli interventi degli operatori balneari sottolineano la bontà del progetto e il pieno sostegno. Dubbi invece li esprime Stefano Lucchi, responsabile del Piano Salvamento per la cooperativa Ondaanomala, che da 15 anni si occupa dei servizi e della custodia della spiaggia libera al porto di Rimini. “I lavoratori delle spiagge libere sono in agitazione- spiega- il progetto è nato senza consultarci ed è una svista terribile”. Frisoni risponde lodando il lavoro fatto in questi anni dal servizio salvamento e ricorda che il progetto presentato oggi è solo un primo step: “La spiaggia è libera e resta libera-assicura- ma meglio attrezzata, questo l’obiettivo”.

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