Rimini, abbandonato al pronto soccorso: l'ombra del lavoro nero
A quasi 48 ore dal giallo dell’ospedale Infermi dove martedì scorso, nelle prime ore del pomeriggio, uno o più sconosciuti hanno scaricato e abbandonato davanti all’ingresso del Pronto soccorso un 39enne romeno con ferite alla testa e alla parte superiore del tronco (una spalla in particolare), i carabinieri avrebbero ormai acquisito l’assoluta certezza che le lesioni riportate dall’uomo siano le conseguenze di un infortunio sul lavoro e non di una feroce aggressione.
Ecco perché agli investigatori della Compagnia di Rimini nelle indagini si sono aggiunti i colleghi del Nucleo ispettorato del lavoro.
Dov’è successo
È infatti di primaria importanza arrivare all’individuazione del cantiere dove l’incidente che, per fortuna, nella tarda serata di martedì si è rivelato meno grave di quanto ipotizzato in un primo tempo, è avvenuto. È quello che i carabinieri ieri hanno chiesto al 39enne che hanno raggiunto al Bufalini di Cesena: l’uomo ancora ieri era ricoverato in osservazione.La strada scelta dai suoi soccorritori per far sì che potesse ricevere le cure necessarie, ovvero scaricarlo in fretta e furia all’Infermi, infatti, non offre la certezza che il cantiere dove stava lavorando in nero si trovi necessariamente a Rimini. Potrebbe essere caduto da una impalcatura da 4-5 metri di altezza, questa l’ipotesi più probabile vista il tipo di lesioni riportate dal 39enne, anche fuori provincia o addirittura regione. I colleghi potrebbero quindi aver scelto di portarlo all’Infermi per cercare di depistare e rallentare le indagini dei carabinieri.
È anche vero, però, che agli investigatori dell’Arma sempre ieri si sono affiancati gli ispettori del Servizio infortuni e sicurezza sul lavoro dell’Azienda Usl Romagna.