Riccione, patti di collaborazione con i cittadini: ecco le aree gli immobili a disposizione
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La Giunta comunale di Riccione ha approvato le linee di indirizzo per definire le diverse tipologie di proposte di collaborazione da attivare tra i cittadini e il Comune per gestire, in maniera condivisa, i beni comunali: immobili, strutture e aree verdi, tra cui gli orti per anziani.
In base alle linee di indirizzo sono state individuate quattro tipologie di patti di collaborazione, in base alle caratteristiche e alle attività in essi contemplati: interventi su piccole aree verdi, interventi di cura e gestione delle aree ortive, gestione condivisa di immobili pubblici per uso collettivo e quelli destinati ai progetti di sostegno alle fragilità. Prossimamente saranno pubblicati i bandi per presentare i progetti di partecipazione attiva da parte di soggetti, singoli e associati, o comunque riuniti in forme sociali con sede legale nel territorio della comunità di Riccione, eventualmente anche iscritte al Runts (Registro unico del Terzo settore).
Le piccole aree verdi: attività di cura, pulizia e presidio
Le piccole aree verdi, oggetto dei patti di collaborazione, sono individuate nel Giardino dei glicini (viale Potenza), il Giardino della beatitudine (viale Cernobbio, Brunate e Mandello), il Giardino San Pio da Pietralcina (viale Valtellina e Sondrio), il Giardino del Salento (viale Cosenza, Locri e Amantea), le aree verde di viale Casella, di viale Matera e Moliterno e di viale Oglio, il Giardino della Lomellina (viale Lodi e Cremona) e il parco Sette nani (viale Crotone), comprese, ove disponibili, le relative rimesse per gli attrezzi. Le attività che i patti di collaborazione potranno realizzare dovranno comprendere la cura e il decoro delle aree verdi attraverso lo sfalcio dell’erba, la pulizia, il presidio delle stesse.
Gli orti per anziani
È possibile attivare i patti di collaborazione in due aree ortive: quella di viale Piemonte, con la struttura annessa e il deposito per gli attrezzi, e quella di viale Empoli con la rimessa per gli attrezzi. I patti dovranno mirare alle attività per la cura e il decoro delle aree comuni secondo il principio di collaborazione e rispetto fra gli ortolani e a supportare l’amministrazione Comunale al monitoraggio e al presidio delle aree ortive così come declinato nel Regolamento apposito. L’uso delle aree comuni è rivolto agli ortolani assegnatari ma è anche aperto alla cittadinanza.
Le aree e gli immobili pubblici per uso collettivo
Le aree e gli immobili oggetto dei patti di collaborazione sono stati individuati nel Parco Guido Rossa (viale Ortona), il Giardino Olmeda Athos (viale Lazio), l’area verde di piazza Spontricciolo e di viale Lungorio comprese, ove presenti, le rimesse per gli attrezzi. I patti dovranno mirare alle attività per la cura e il decoro dei piccoli immobili annessi alle aree verdi e comuni per un uso collettivo da parte dei cittadini e per attività di socializzazione. Dovranno quindi essere organizzate e promosse attività destinate alla partecipazione della cittadinanza e ad attività di socializzazione.
I progetti di sostegno alle fragilità
I patti di collaborazione in queste aree dovranno promuovere iniziative a favore delle fragilità, in primis attraverso momenti di socializzazione a favore delle persone anziane. I progetti avranno lo scopo di fronteggiare la solitudine e i bisogni di inclusione e partecipazione degli anziani anche attraverso progetti a sostegno delle famiglie. A questo scopo saranno oggetto dei patti di collaborazione le aree con strutture annesse e campi da bocce del Giardino delle rose (viale Benevento), del Giardino Filippo Turati (viale Puglia) e del Parco delle Cinque Terre (viale La Spezia) oltre alle aree di viale Caravaggio e viale Sicilia. In questo segmento sono compresi anche la casa colonica del Parco della Resistenza (viale Montebianco) e le aree con strutture di viale Lazio, di viale Arezzo e di viale Falconara.