“Violentata in spiaggia a Cervia dal ragazzo conosciuto sul web”

Ravenna

CERVIA - Una serata a Cervia con un ragazzo. Lui di 18 anni, lei di un anno più giovane, entrambi emiliani. Si erano conosciuti via chat grazie ad alcune amicizie condivise. E sempre tramite social network avevano scoperto di trovarsi in vacanza entrambi a Cervia, dandosi così appuntamento. Poteva essere una storiella d’estate, un’avventura di quelle che si concludono in spiaggia. Ma non è così che è andata per la ragazza. Dopo la notte del 25 luglio di un anno fa ha denunciato di essere stata violentata nei lettini di uno stabilimento balneare. Ha lasciato trascorrere qualche giorno prima di denunciarlo, raccontando i contorni dello stupro. Ora dovrà risponderne in tribunale a Ravenna il ragazzo, accusato di violenza sessuale aggravata dalla minore età della vittima e rinviato a giudizio dal giudice Janos Barlotti al termine dell’udienza preliminare.

Stando al capo d’accusa formulato a suo tempo al termine delle indagini coordinate dal sostituto procuratore Marilù Gattelli (sostituita ieri in aula dal pm Stefano Stargiotti), la minore e il giovane non si conoscevano direttamente, ma avevano avuto modo di scriversi via social alla luce di conoscenze comuni. C’era già stato un primo appuntamento, e quella sarebbe stata la seconda uscita, peraltro in compagnia di alcuni amici.

Si era fatto tardi e i due erano finiti in spiaggia, evidentemente appartandosi. Qui si sarebbe verificato l’episodio poi denunciato. Il ragazzo avrebbe afferrato la giovane per la coda dei capelli, costringendola a subire un rapporto sessuale. L’abuso sarebbe andato avanti fino a quando la vittima non è riuscita a ribellarsi.

Prima di raccontare tutto ai genitori la minore si sarebbe prima confidata con un’amica presente quella sera, poi con altri conoscenti. Infine i genitori, su consiglio di alcuni professionisti che nel frattempo avevano avuto modo di confrontarsi con l’adolescente, hanno deciso di sporgere querela. Ieri la ragazza - assistita dall’avvocato Roberta Del Monaco del foro di Bologna - si è costituita parte civile, manifestando l’intenzione di partecipare al processo che si aprirà nel marzo prossimo davanti al collegio penale nei confronti dell’imputato, difeso dagli avvocati Silvia Subini e Andrea Valentinotti. In quell’occasione la parte offesa potrà essere nuovamente sentita in merito ai fatti. E allo stesso modo anche l’imputato, fin dal primo momento dichiaratosi innocente, avrà modo di raccontare la propria versione.

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