Turismo, crociere, arte e marketing portano gli stranieri a Ravenna
RAVENNA. Spesso soli o in coppia e appassionati di arte e cultura, eventi, balneare e natura. Questo il profilo del turista in visita a Ravenna come emerge dal nuovo sistema di raccolta delle schede contatto degli Iat, attivato lo scorso marzo. Le statistiche generali dicono che il turismo ravennate chiude il 2024 in positivo, con un aumento dell’1% sia negli arrivi che nelle presenze e senza sostanziali differenze tra lidi e città d’arte. Nel dettaglio circa 636.000 arrivi e quasi 2,9 milioni di presenze, “uno dei migliori dati di sempre”, superiori anche al 2019. A trainare il settore, spiegano da Palazzo Merlato, sono in particolare i turisti stranieri, con gli arrivi su del 6,6% e e le presenze del 7,6% e la Germania che guida la classifica delle provenienze, seguita da Stati Uniti, Svizzera, Francia e Polonia. Tra gli aumenti più significativi si registrano quelli di Canada e Stati Uniti, dal 2022 a doppia cifra. Lieve flessione invece per gli italiani, con gli arrivi giù dell’1,1% e le presenze dell’1,4%. Sul podio l’Emilia-Romagna, seguita da Lombardia e Veneto, poi Lazio e Piemonte. I dati del 2024, commenta l’assessore al Turismo Giacomo Costantini, confermano insomma «il grande appeal della nostra città e la ripresa del trend positivo bruscamente interrotto dal Covid e messo in difficoltà dalle alluvioni». La crescita degli stranieri, prosegue, è frutto anche delle politiche messe in atto in questi anni: l’home port crocieristico ha portato più turisti a stelle e strisce; le operazioni di comunicazione portate avanti con Apt Emilia-Romagna e Visit Romagna hanno avuto «un ottimo riscontro nei Paesi che da sempre sono fondamentali per Ravenna», come quelli di lingua tedesca.
Gli investimenti di marketing fatti insieme al raggruppamento dei campeggi della riviera hanno portato una crescita dei flussi turistici da Olanda, Belgio e Lussemburgo. In ultimo, anche gli eventi sportivi, come il campionato mondiale di Dragonboat, hanno generato «un flusso interessante di turisti da diversi Paesi stranieri». Nei prossimi anni, continua Costantini, occorre «rafforzare le relazioni con il mercato anglosassone», grazie anche al nuovo museo Byron e del Risorgimento e dal rafforzamento dei collegamenti con l’Inghilterra degli aeroporti di Bologna e Rimini. Ma occorre anche affrontare il calo di flussi domestici, soprattutto nel settore alberghiero. Costantini lavora ad alcuni approfondimenti sui mercati e sulle iniziative che possono essere adottate, anche grazie al progetto Footprints che ha vinto il bando European urban iniziative per il turismo sostenibile e che vedrà impegnato fino al 2028 il Comune di Ravenna nella realizzazione di servizi innovativi e della promozione della destinazione. Per quanto riguarda la profilazione dei turisti che visitano la città, agli Iat sono stati registrati 27.257 contatti: la maggior parte dei visitatori viaggiano soli, 29%, o in coppia, 28%, mentre il 13% in famiglia. I turisti provengono da 107 nazionalità diverse e le lingue più utilizzate sono l’italiano, 64%, l’inglese, 24%, e il tedesco, 4%. La maggior parte dei turisti proviene da Germania, Francia, Stati Uniti, Regno Unito e Spagna, mentre per quel che riguarda i turisti italiani, i contatti maggiori vengono da Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Toscana e Lazio. Gli interessi principali dei visitatori si concentrano principalmente su arte e cultura, 60%, eventi, 13%, e balneare e natura, 17%.