Treni, linea Bologna-Castel Bolognese, i Comuni fanno muro: “Impatto acustico e paesaggistico tutto da valutare”
Braccio di ferro sul quadruplicamento della Bologna-Castel Bolognese tra Rfi e gli enti locali di Bologna e Ravenna, che stoppano le nuove proposte di tracciato. “Nonostante le interlocuzioni avvenute, infatti, non si è arrivati ad avere tutte le verifiche necessarie, con un tracciato che rimane ancora troppo impattante per i territori e che non è sufficientemente integrato con le infrastrutture esistenti, gli strumenti pianificatori e con le necessità materiali delle comunità locali”, scrivono la Città Metropolitana di Bologna, la Provincia di Ravenna e i Comuni di Bologna, San Lazzaro di Savena, Ozzano dell’Emilia, Imola, Castel San Pietro Terme, Dozza, Castel Bolognese, Solarolo.
“Impatto acustico e paesaggistico”
Dopo aver sollevato dubbi sulle ipotesi proposte da Rfi, gli enti locali sollevano perplessità anche sugli ulteriori tracciati sviluppati da Rete ferroviaria italiana pubblicati sul sito del Dibattito Pubblico. “Sono stati presentati agli enti locali, i quali però non li hanno condivisi. Dunque rappresentano ancora una posizione unilaterale da parte di Rfi”, sostengono le amministrazioni. “In particolare non sono arrivate ancora risposte soddisfacenti su alcuni quesiti: come la ferrovia affronta i due nodi ferroviari di Bologna e Imola, le ragioni effettive di un tracciato sviluppato tutto in elevazione, quali valutazioni di impatto acustico e paesaggistico e quale progetto di trasporto merci e passeggeri si intende soddisfare”, eccepiscono i Comuni. Insomma, “le proposte illustrate non trovano una convergenza e gli enti locali auspicano che attraverso il proseguimento del lavoro del tavolo interistituzionale, coordinato dalla Regione Emilia-Romagna, si possa arrivare a un progetto condiviso”, si legge in una nota congiunta.
“Condivisione trasparente”
“Un’opera di questa dimensione e impatto richiede approfondimenti più puntuali e una condivisione più trasparente dei criteri che guidano le scelte progettuali. Nonostante le interlocuzioni avvenute, infatti, non si è arrivati ad avere tutte le verifiche necessarie, con un tracciato che rimane ancora troppo impattante per i territori e che non è sufficientemente integrato con le infrastrutture esistenti, gli strumenti pianificatori e con le necessità materiali delle comunità locali”, è la posizione dei sindaci e degli amministratori emiliano-romagnoli. “Le amministrazioni, in maniera congiunta e concertata, sono già al lavoro per produrre un documento articolato di osservazioni puntuali su quanto pubblicato, che nei prossimi giorni sarà inviato a Rfi. Gli Enti locali ritengono quindi indispensabile un ulteriore lavoro per garantire che l’opera non solo riduca il suo impatto, ma diventi realmente utile per lo sviluppo del territorio, obiettivo che, allo stato attuale, sembra lontano dall’essere raggiunto”, concludono.