Traversara, furti nel paese alluvionato. “Al peggio non c’è mai fine”

Ravenna

BAGNACAVALLO - Probabilmente pregiudicati. Sicuramente spregiudicati. Perché bisogna davvero esserlo per andare a rubare in pieno clima natalizio e dove l’alluvione aveva già privato gli abitanti di ogni cosa, a partire dalla serenità. E infatti nella piccola frazione bagnacavallese di Traversara pensavano di aver perso già tutto, o quasi, quando il fiume Lamone nello scorso settembre gli aveva sventrato le abitazioni, mischiando al fango ricordi e sacrifici di una vita, trascinati via per sempre. Purtroppo, si sbagliavano: l’altra sera una banda di ladri ha voluto infierire, entrando di nuovo in quelle case e arraffando ciò che era stato in qualche modo salvato.

A compiere quella sorta di vilipendio alla disperazione almeno due persone – che qualcuno dice di aver visto il pomeriggio perlustrare le vie del paese – che passando dalla campagna si sarebbero introdotte in alcune abitazioni e uno studio professionale. Un conto al quale aggiungere sicuramente i colpi andati a vuoto. «Mi hanno rubato tutto l’oro appartenuto alla mia famiglia e a mio marito quando era in vita – racconta Paola, 72 anni, che continua a vivere da sola nell’ultima casa di via Pirazzini –. Hanno rovistato nelle tre camere da letto all’ultimo piano, chiudendosi addirittura dentro per non essere disturbati. Io non mi sono accorta di nulla: ho sentito qualche rumore, ma pensavo fossero il vento e la pioggia».

Il furto si sarebbe consumato poco prima di mezzanotte di giovedì: i malviventi sono saliti sulla tettoia per poi aprire le finestre ed entrare nelle stanze, uscendo con un bottino del valore di circa 10mila euro. «Quando sono andata di sopra e ho trovato le porte chiuse ho capito che era successo qualcosa – continua la donna ancora scossa – e ho chiamato mia figlia. Quello scenario mi ha turbato: tutto a soqquadro, un po’ come era successo con l’alluvione al piano terra. E infatti lo sconforto è stato uguale, se non maggiore. Pensavo non mi potesse accadere qualcosa di peggio che essere invasa dal fango, ma la cattiveria di questa gente non ha limiti. Mi hanno preso tutto, di un valore inestimabile».

Una finestra invece l’hanno rotta per entrare qualche ora prima nello studio di Gianluca Sardelli, che è anche presidente del comitato Progetto Futuro Sicuro, nato per tutelare la sicurezza della comunità in seguito all’alluvione. È lui stesso a confermare che però non dovrebbero avergli rubato nulla. Sempre nella notte invece, la banda ha compiuto alcuni furti in almeno un paio di abitazioni in via Foschini e altrettante nel centro, fortunatamente senza arrecare ingenti danni.

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