Terza alluvione, aperta inchiesta a Ravenna per disastro colposo con una nuova consulenza
Un nuovo fascicolo per disastro colposo, e una nuova consulenza specifica sull’alluvione del settembre 2024, la terza in Romagna in 16 mesi. L’indagine appena incardinata dalla Procura di Ravenna è attualmente contro ignoti e si somma (pur procedendo in autonomia) a quella già avviata dopo i drammatici giorni del maggio 2023, quando il territorio fu colpito su scala ancora più ampia. L’avvio di un’inchiesta era già nell’aria fin dai giorni successivi all’incubo rivissuto tra il 17 e il 19 settembre scorsi. A darne sentore era stato un sopralluogo preliminare del sostituto procuratore di turno Francesco Coco tra le vie di Traversara, flagellate dalla rotta del Lamone. A quell’iniziale ispezione se ne sono aggiunte altre due per coprire tutte le zone colpite da esondazioni, frane e smottamenti dalla Bassa Romagna al Faentino, fino alle aree appenniniche. Infine martedì un nuovo summit in Procura convocato dal procuratore capo Daniele Barberini (titolare di entrambi i fascicoli insieme al pm Coco) ha delineato i prossimi passi dell’indagine, interpellando lo stesso pool di esperti già incaricati nell’ambito del fascicolo aperto per l’alluvione dell’anno scorso.
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