Tariffa puntuale, artigiani preoccupati a Ravenna: «Ancora nessun confronto sul tema»

Una Tari troppo cara e una tariffa puntuale poco chiara. Si possono sintetizzare così le preoccupazioni di Confartigianato rispetto al sistema tariffario relativo alla raccolta rifiuti. Nel 2024, secondo l’associazione, ci sono stati aumenti significativi e «generalizzati», con rincari che colpiscono in particolare parrucchieri (+4,53%), autofficine (+6,22%), attività artigianali di produzione di beni (+8,05%) e ristoranti (+5,99%). Cervia è il comune con gli incrementi più marcati, arrivando al +10,76%.

«Siamo molto preoccupati – dichiara Confartigianato – per il peso crescente che queste tariffe rischiano di avere sulle imprese, soprattutto in un contesto economico già difficile». L’associazione sottolinea la necessità di introdurre sgravi per chi gestisce i rifiuti in modo virtuoso, come nel caso dello smaltimento di rifiuti speciali.

Le criticità esposte non si fermano qui: il sistema di raccolta porta a porta, già oggetto di polemiche per i problemi di abbandono di rifiuti e per le segnalazioni di degrado igienico, è criticato dal giorno della sua introduzione. «Il porta a porta ha evidenti limiti che vanno affrontati. Non possiamo permetterci di ignorare gli impatti su cittadini e imprese», si legge nel comunicato.

A queste problematiche si aggiunge il passaggio alla tariffa puntuale dei rifiuti, previsto per l’1 gennaio 2025 a Ravenna e Cervia. Questo nuovo sistema, che calcolerà il costo del servizio sulla base dei rifiuti indifferenziati effettivamente prodotti, rappresenta una novità che dovrebbe incentivare il riciclo. L’obiettivo dichiarato è premiare i comportamenti virtuosi e ridurre i rifiuti destinati alle discariche, ma restano dubbi sull’impatto concreto della misura.

Confartigianato evidenzia che, nonostante l’annuncio dell’introduzione della tariffa puntuale risalga allo scorso aprile per Ravenna e sia già stato deliberato a Cervia, «non sono stati ancora organizzati tavoli di confronto con le categorie produttive e le comunità». L’associazione ritiene essenziale aprire un dialogo con Atersir, Hera e le amministrazioni locali per garantire che il nuovo sistema sia sostenibile per tutti. Secondo quanto emerge dall’amministrazione comunale attualmente sono in corso proiezioni per definire i costi, e la delibera definitiva è attesa per metà dicembre. Solo allora sarà possibile valutare con precisione l’impatto economico per famiglie e imprese.

Dal punto di vista operativo, la gestione e la riscossione della tariffa puntuale saranno affidate a Hera S.p.A., che diventerà l’unico interlocutore per gli utenti, sia sul piano amministrativo che su quello operativo. Questo passaggio, insieme all’estensione del sistema di tariffazione puntuale agli altri comuni della provincia entro il 2026, rappresenta un cambiamento strutturale importante. Tuttavia, Confartigianato avverte che il rischio di aumenti eccessivi per alcune categorie è concreto. «La tariffa puntuale deve essere equa e sostenibile – sottolinea l’associazione – e per questo servono interventi mirati che bilancino eventuali rincari».

Le criticità legate al sistema attuale richiedono una visione più ampia. «È fondamentale rimettere ordine alle problematiche degli ultimi anni, come l’abbandono dei rifiuti e le inefficienze operative, promuovendo il riciclo e introducendo meccanismi che premiano chi riduce l’impatto ambientale», conclude Confartigianato.

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