Sciopero al macello Martini di Castiglione di Ravenna: «Condizioni insostenibili»
È iniziato ieri pomeriggio lo sciopero degli operai addetti alla sanificazione e pulizia delle linee di produzione del Macello Martini di Castiglione di Ravenna, dipendenti della ditta Itl Servizi. La protesta, che continuerà anche oggi, è stata organizzata dal sindacato Sgb contro le condizioni di lavoro e salariali ritenute insostenibili.
I lavoratori, impegnati in turni gravosi (lamentano di lavorare dalle 15 alle 23 e dalle 20 alle 4 del mattino) per 40 ore settimanali, denunciano una paga oraria di poco più di 7 euro lordi, con stipendi che raramente superano i 1.100 euro mensili. Una situazione aggravata dalla frequente rotazione degli appaltatori: ogni due-tre anni - continua la protesta - cambia il datore di lavoro, ma le condizioni restano le stesse, con l’applicazione del contestato contratto nazionale Multiservizi - Pulizie Industriali.
Secondo Sgb, questo contratto, definito «corsaro» o «spazzatura», consente di abbattere i costi del lavoro a scapito dei diritti, favorendo un sistema di appalti che penalizza i dipendenti. Il sindacato chiede l’applicazione del contratto Alimentari, con una tariffa oraria di almeno 10 euro, per garantire un salario dignitoso agli operai.
Determinati a ottenere il riconoscimento delle proprie rivendicazioni, i lavoratori continueranno lo sciopero uniti, sostenuti dal sindacato, per opporsi a quello che definiscono un sistema di sfruttamento.