Salvare le città allagando i campi diventa una norma: ecco le “servitù di allagamento” in Emilia-Romagna VIDEO
Dove non si potranno costruire vere e proprie casse di espansione, l’idea è affidarsi alle cosiddette “servitù di allagamento”. In pratica, attraverso accordi con le associazioni agricole e i consorzi di bonifica, si procederà in caso di emergenze all’allagamento programmato dei campi coltivati per proteggere i centri abitati. Esattamente come successo nel maggio del 2023, quando l’allora sindaco di Ravenna Michele De Pascale ottenne da alcune cooperative l’allargamento dei loro terreni per salvare la città del rischio di inondazione. Ora quel “sacrificio” potrebbe diventare la norma, ovviamente dietro indennizzi da pagare alle imprese agricole. La misura, già inserita nel piano speciale dell’ex commissario Figliuolo, è tra quelle che De Pascale, oggi presidente della Regione, intende attuare in modo sistematico già nell’immediato per migliorare la sicurezza idrica di fronte a possibili nuove alluvioni, in accordo col nuovo commissario Fabrizio Curcio.
Nel caso dei terreni ravennati “creammo una cassa di espansione sul campo, in tempo reale”, ricorda oggi il governatore. Ora “quell’intervento lo trasformiamo in una cassa di espansione strutturale, che non sarà sempre allagata, ovviamente. Sono terreni che rimangono coltivati, sapendo il proprietario che in caso di emergenza può essere allagato”.
De Pascale ne ha parlato stamane illustrando gli investimenti Pnrr messi in campo dai consorzi di bonifica durante una conferenza stampa in viale Aldo Moro. “La rete di bonifica, se potenziata, in caso di emergenza può diventare preziosissima”, sottolinea il presidente della Regione. L’idea è ad esempio quella di dotare di sensori idrometrici anche i canali di bonifica per avere un quadro più completo della situazione durante le emergenze idrauliche. “In alcuni casi - spiega ancora il presidente - è essenziale che nella rete di protezione civile includiamo anche i canali principali, anche in quelli dobbiamo avere un monitoraggio”.