Rigassificatore Ravenna, lavori al via a marzo. La nave arriva a luglio del 2024

RAVENNA Sarà a Punta Marina Terme uno degli snodi principali del nuovo impianto di rigassificazione destinato ad entrare in funzione nel secondo semestre del 2024. La piattaforma di ormeggio della nuova nave Fsru (Floating Storage and Regasification Units) acquistata da Snam si trova a 8,5 chilometri dal lido ravennate. Dall’infrastruttura, già presente e di proprietà Petra, che i ravennati chiamano “il ragno”, partirà l’allacciamento che percorrerà i fondali fino all’ex Stazione di Pompaggio Agip Petroli che si trova nei pressi della spiaggia libera di Punta Marina, in lungomare Cristoforo Colombo. Quello sarà il primo punto di entrata a terra. Snam poserà poi un lungo gasdotto che attraverserà il territorio comunale per 32 chilometri, tutto da costruire. Si poteva pensare che le infrastrutture ravennati fossero già pronte, e in parte e così visto il “know how” locale sull’energia, ma la condotta che porterà i 5 miliardi di metri cubi annui di gas dalla nave al nodo di Ravenna, da cui poi entrerà nella rete nazionale, è tutta da costruire.

Lo si farà attraverso una serie di microcantieri, 69 in tutto, con cui i tecnici Snam andranno a posare le tubazioni dedicate al rigassificatore, con un avanzamento stimato di 50/60 metri al giorno e che dovranno attraversare fossati, fiumi e campi. La stessa piattaforma andrà adeguata alla Fsru. Sono state formulate due ipotesi di riprofilazione del “ragno” per permettere alla nave – lunga 292,5 metri – le manovre in sicurezza e sarà anche necessaria, come si legge nella relazione progettuale, «un’attività di dragaggio significativa, volta a rendere i fondali marini idonei all’ormeggio permanente della Fsru e la manovra e l’ormeggio delle navi metaniere che la riforniranno». Sempre secondo la relazione, per rifornire il rigassificatore, arriveranno navi metaniere di taglia variabile «una volta ogni 5/7 giorni». Snam prevede la realizzazione di un macchinario in grado di adeguare il gas vaporizzato portandolo alle condizioni di trasporto richieste dalla rete nazionale. Un accorgimento che deriva da questa considerazione: «La qualità del gas liquido dipenderà dalle fonti di approvvigionamento internazionali». Le apparecchiature ed i sistemi dedicati a tale gestione «sono stati previsti in un impianto dedicato posto in prossimità dell’impianto di filtraggio e misura fiscale ubicato a Punta Marina».

Il progetto ha cominciato ora il suo iter autorizzativo per ottenere la Valutazione di impatto ambientale. Si apre quindi la fase delle osservazioni. La fine del procedimento è previsto entro novembre di quest’anno e il via ai lavoro di adeguamento alla piattaforma Pir a metà marzo, mentre dovrebbe cominciare a maggio il cantiere per il gasdotto: dureranno rispettivamente 16,5 e 15 mesi. La nave arriverà a luglio del 2024 e tra agosto e settembre la messa in esercizio.

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