Re Carlo: «Le nostre culture hanno un impatto reciproco enorme, a Ravenna potrò constatare tutto ciò e ammirare i meravigliosi mosaici bizantini»

Ravenna
  • 09 aprile 2025

ROMA. «Le nostre culture continuano avere un impatto reciproco enorme. Domani avrò la fortuna di constatare tutto ciò a Ravenna dove Byron è ricordato con affetto insieme a Dante e potrò ammirare i meravigliosi mosaici bizantini di quella splendida città. Dove 200 anni fa abbiamo inviato poeti oggi ci deliziamo con la musica gli uni degli altri».

Re Carlo nell’intervento tenuto oggi in Parlamento ha ricordato anche la visita che effettuerà domani nella città romagnola. «Domani, a Ravenna», ha anche detto, «come re del Regno Unito e del Canada, avrò il grande onore di commemorare l’ottantesimo anniversario della liberazione di quella provincia, insieme al presidente Mattarella, nella quale le Forze britanniche e canadesi svolsero un ruolo fondamentale. E, come capo del Commonwealth, sarà per me un privilegio particolare ricordare l’apporto indispensabile di tanti soldati del Commonwealth, oltre che di altre nazioni alleate».

Nel suo lungo intervento alle Camere riunite il sovrano ha parlato spesso in italiano e ha ricordato italiani come Garibaldi, Marconi o Cavour. «Sono enormemente onorato di essere stato invitato qua oggi e molto grato al presidente Mattarella per il suo gentile invito a compiere una visita di stato in Italia. E’ molto importante per la regina e per me tornare in Italia per la nostra prima visita dopo l’incoronazione. Il momento è ancora più speciale per entrambi dato che oggi ricorre anche il nostro 20esimo anniversario di matrimonio».

Strappando sorrisi e applausi ha proseguito: «Peraltro spero di non stare rovinando la lingua di Dante così tanto da non essere più invitato in Italia».

Gaffe dello speaker che interrompe la cerimonia quando il discorso non è ancora finito. Carlo ha ricordato tanti episodi legati al suo rapporto con l’Italia, anche in momenti bui come l’uccisione del giudice Falcone. «L’Italia sarà sempre nel mio cuore così come lo fu per la mia adorata madre».

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