Ravenna, un docufilm sul viaggio di Michele Piancastelli: dal mare alla lotta contro la leucemia

Ravenna
  • 21 ottobre 2024

Sette anni in viaggio in barca in solitaria dopo aver combattuto con una grave malattia, la leucemia. È la storia, purtroppo senza un lieto fine, di Michele Piancastelli, che sarà oggetto di un docufilm che dovrebbe vedere la luce entro la fine dell’anno.

Il regista di “Altrove”, questo il titolo della futura pellicola, è il ravennate Ettore Zito, autore di recente di un altro docufilm, “Anime nel fango”, capace di ottenere numerosi premi.

La storia di Piancastelli inizia nel 2009, quando dopo un controllo medico di routine (lavorava in un’industria del settore chimico) gli fu diagnostica la leucemia. Dopo sette mesi passati in ospedale per curarsi, dove fu sottoposto a un trapianto di midollo, il velista ravennate partì nel luglio dello stesso anno con “Altrove”, una barca di colore rosso con cui affrontò il giro del mondo. Dopo sette anni di viaggio in solitaria, durante i quali toccò i porti di tutto il mondo, e oltre 42mila chilometri percorsi, Michele rientrò a Marina di Ravenna nel 2016. Purtroppo la malattia è stata implacabile e il suo viaggio terreno è terminato il 5 dicembre 2022, a soli 56 anni.

Incasso in beneficenza

Il docufilm diretto da Zito e prodotto da Trickfree Productions dovrebbe essere presentato, almeno nelle speranze dell’autore, in un’occasione molto speciale. «La mia intenzione – spiega – è quella di proporlo in anteprima il 7 dicembre, due giorni dopo il secondo anniversario della morte di Michele, nel corso di una serata organizzata per commemorarlo. Ci tengo a sottolineare che parte del ricavato netto sarà donato all’Ail di Ravenna».

La passione per il mare

Per riuscire a centrare questo obiettivo Zito in questi giorni sta ultimando le riprese nei luoghi frequentati da Piancastelli, tra cui Marinara, e sta raccogliendo testimonianze da parte di parenti e conoscenti. Proprio dalle parole di un amico comune è nata l’idea del regista di realizzare il docufilm. «Dopo che questa persona che conosceva benissimo Michele mi ha raccontato la storia, a luglio ho iniziato a girare le riprese. Il mare e la passione per la vela sono elementi che ci portano dentro una vicenda fatta di amicizia, amore, coraggio e resilienza. Tutti i suoi amici mi hanno detto che si tratta di una storia di un uomo semplice che ha fatto una impresa straordinaria».

Nel corso dei sette anni vissuti in solitaria in mare, Piancastelli è stato infatti capace di fare due volte il giro del mondo, facendo tappa a casa sua solo in tre occasioni. «La vicenda di Michele – termina il regista Zito – deve essere una sorta di ispirazione per tutti noi. È una storia che da un lato commuove, mentre dall’altro dà la speranza alla gente malata di continuare a vivere la propria vita fino a quando è possibile».

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