Ravenna. Un branco di almeno otto lupi nella pineta di Lido di Classe. “Si nutrono di daini”

Ravenna

Un gruppo di lupi si muove indisturbato nella pineta di Lido di Classe, otto gli esemplari in fila indiana ripresi nitidamente da un video di pochi minuti registrato da una telecamera nascosta tra gli alberi: con ogni probabilità è la famiglia della lupa Ginevra che da tre anni staziona lì con il compagno, Artù, incontrato qui in Romagna. Il direttore del parco del Delta del Po Massimiliano Costa conferma che si tratta di una zona lontana da occhi indiscreti, costantemente monitorata sulla quale non c’è allarme. «Nel momento in cui i giovani nati quest’anno – spiega il direttore - escono dalla tana e iniziano a frequentare il gruppo familiare, i lupi sembrano tanti, perché ci sono ancora i fratelli dell’anno precedente, che proprio in questo periodo vengono allontanati dai genitori. Entro la fine dell’anno il gruppo sarà di nuovo ridotto alla coppia, maschio e femmina che continuerà a riprodursi e ai giovani dell’anno. In questo modo passeranno da otto a probabilmente quattro o cinque esemplari». Quanto al pericolo tanto temuto di possibili contatti con l’uomo, Costa precisa che il gruppo è ben attento a rimanere nel folto della pineta. «In quella zona di certo non manca cibo selvatico, in particolare daini. Da tempo la lupa e il suo gruppo hanno assunto una parziale funzione regolatrice rispetto alla proliferazione dei daini. Dobbiamo sapere che ci sono e non temere di incontrarli, saranno sempre loro a fuggire per primi». La storia di Ginevra diventa romagnola a partire dal 2020, quando dopo un brutto incidente stradale e una lunga riabilitazione nel centro tutela della fauna selvatica del monte Adone viene liberata con un radiocollare nel cuore delle Marche. Da lì intraprende un viaggio, che inaspettatamente la porta fino al litorale ravennate quanto mai antropizzato, ma comunque compreso nel parco del Delta del Po. Oltre a un ambiente protetto Ginevra ha trovato anche l’amore e un esemplare maschio, probabilmente arrivato dalle colline, con cui mettere su famiglia. La presenza di un alto numero di daini che tanto in questi anni ha fatto discutere, in termine di contenimento e l’arrivo delle nutrie ha reso la pineta un habitat favorevole rispetto alle naturali zone appenniniche di origine.

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