Ravenna. Tredici milioni di euro per portare via i relitti dal cimitero delle navi

RAVENNA. Serviranno circa 13 milioni di euro per rimuovere i primi due relitti ormeggiati nel cosiddetto “cimitero delle navi”, la zona del porto in cui stazionano da anni. Da lì quelle tre navi devono essere rimosse, anche in vista del futuro sviluppo della logistica portuale e la vicinanza con la pialassa Piomboni, ma farlo non sarà economico. Nel bilancio previsionale di Autorità portuale emergono le prime cifre: i progetti per la loro rimozione erano costati ad Autorità Portuale in totale 134mila euro ma le operazioni saranno un vero e proprio salasso. La prima nave destinata a lasciare il porto di Ravenna è la Orenburgazzprom: Ap ha messo a bilancio 7,65 milioni di euro (2,5 dei quali saranno messi a disposizione da fondi ministeriali) per concludere le operazioni. Nel 2026, secondo i piani, sarà la volta della seconda motonave, la Nikolaev. L’ente di via Antico Squero stima in 6,3 milioni di euro - di cui due stanziati già quest’anno - il capitale necessario per i lavori.

Se le cifre per il terzo relitto, la VomvGaz, la cui rimozione non è ancora stata messa in calendario, saranno simili significa che per eliminare il problema del cimitero delle navi l’Autorità portuale spenderà 20 milioni di euro. Per avere un termine di paragone, basti pensare che l’investimento della nuova stazione marittima di Porto Corsini è un investimento da 26 milioni di euro.

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