Ravenna, “stallo disabili davanti a casa mia, ora devo pagare per spostarlo”

Ravenna
  • 26 febbraio 2025

RAVENNA - Da due anni Patrizia Maioli, residente in via Corti alle Mura, non riesce più a parcheggiare nel proprio cortiletto interno lo scooter. Il disagio è notevole ed è nato quando il Comune di Ravenna, con un’ordinanza, ha disposto la realizzazione di uno stallo per disabili all’altezza del civico 30. Il fatto risale all’agosto del 2023. «Per me è stato l’avvio di un vero e proprio calvario – dice la signora -. Il problema non è solo per lo scooter, faccio fatica a entrare anche con la bicicletta. Il problema è nato dal fatto che lo stallo, a mia insaputa, è stato posizionato e ha impegnato tutto il fronte della mia casa situata al numero 32 (anche prospiciente il mio unico accesso al cortiletto) per una lunghezza di sei metri, compreso un segnale stradale issato sul marciapiede. Per un problema tecnico nei lavori hanno pensato bene di impegnare anche lo spazio di fronte al mio cancello».

La signora ha chiesto spiegazioni agli operai sul posto e poi tramite l’App del Comune “Comunichiamo”: «Le risposte sono state evasive, così a un certo punto mi sono rivolta a un avvocato e ho ritenuto mio diritto richiedere un passo carrabile davanti al cancello per entrare con lo scooter come ho sempre fatto. Ho 72 anni di età e se passa ancora qualche anno non so se sarò più in grado di guidare il mezzo che per ora sto lasciando nel cortile di un mio amico». Una volta inoltrata la richiesta, Patrizia Maioli racconta che la vicenda si è fatta ancora più surreale: «Il permesso è stato concesso dal Comune, avendone diritto come previsto dalla legge, ma è stato condizionato allo spostamento dello stallo per disabili a spese mie. Quindi, secondo l’ufficio, non solo dovrei sostenere i costi (rifacimento marciapiede, segnaletica ecc. ecc.) relativi al passo carraio che ho richiesto, ma dovrei anche sostenere le spese per lo spostamento dello stallo. Altrimenti? Altrimenti, niente, nessun passo carraio. Francamente trovo ingiusta questa richiesta, che ha ben altro sapore, e a ciò mi oppongo, in quanto mi si chiedono oneri che non devo sostenere. Ho chiesto appuntamento con il sindaco e anche con il facente funzioni. Ma non hanno mai trovato tempo per ricevermi, stessa sorte per le richieste avanzate agli uffici tecnici del Comune. Anche le azioni intraprese dal mio avvocato per ora non hanno portato risultati».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui