Ravenna, soldi degli sponsor spariti per concerti fantasma di Venditti e Anastacia: promoter condannato

Ravenna

Dovevano essere due serate indimenticabili per i fan, con Antonello Venditti e Anastacia protagonisti di altrettanti concerti destinati a incantare il pubblico di Latina e Civitanova Marche. Memorabili, invece, sono stati i flop. Non tanto per la risposta del pubblico, quanto piuttosto perché di due spettacoli non se n’è fatto nemmeno uno. E chi invece da Ravenna aveva sponsorizzato quegli eventi pensando al ritorno pubblicitario, si è ritrovato con un pugno di mosche: niente concerti e nessun rimborso dei 30mila euro investiti. Al centro della vicenda, un promoter romano di 63 anni, che ieri è stato condannato dal giudice monocratico Michele Spina a un anno di reclusione per appropriazione indebita.

Un buco nell’acqua il contratto di promozione firmato a Fornace Zarattini nel 2019 tra il sedicente organizzatore dei due eventi e l’imprenditore ravennate, che aveva conosciuto il promoter tramite amicizie comuni. Quali fossero gli accordi pattuiti è emerso nel corso del processo, che ha ripercorso le tappe della vicenda. In ballo c’erano due importanti spettacoli: il concerto del cantautore romano a Latina e uno della star internazionale a Civitanova Marche. Quest’ultimo evento era stato peraltro annunciato e pubblicizzato. Per l’imprenditore ravennate, titolare di un’importante ditta inserita nel ramo degli impianti elettrici per spettacoli ed eventi sportivi - costituitosi parte civile con l’avvocato Igor Gallonetto - i due show erano una ghiotta occasione per ottenere visibilità. Per questo aveva deciso di partecipare con 30mila euro. E come lui altri finanziatori, a loro volta rimasti delusi.

Il primo concerto avrebbe visto sul palco Anastacia. La pubblicità campeggiava da tempo in vista dell’8 giugno nella località turistica della costa marchigiana. I biglietti erano già in vendita sui circuiti online, con i fan divisi tra le date italiane. Poi all’ultimo minuto, mentre il giorno prima la star stava per esibirsi sul palco di Comacchio, era arrivato l’annuncio choc per la data di Civitanova: concerto annullato. Era stato lo staff dell’artista a diramare una nota prendendo le distanze dai “motivi logistici” che avevano comportato la cancellazione dell’evento e invitando il pubblico a chiedere il rimborso del biglietto. Per il concerto di Venditti, da contratto in programma invece a Latina, non si era proprio saputo nulla. Nemmeno un volantino. Parola di uno degli storici manager del cantautore che, sentito come teste in tribunale a Ravenna, nelle passate udienze ha riferito di non avere mai sentito di quello spettacolo. Così come di non ricordare alcun contratto firmato con l’imputato, né di aver mai preso nemmeno contatti.

L’imputato si era difeso sostenendo di non aver trattenuto per sé nemmeno un centesimo e di aver trasferito l’intera somma ai manager degli artisti. Una versione che non ha convinto il giudice, che a fronte della richiesta avanzata dalla Procura di una pena a un anno, due mesi e 900 euro di multa, ha riconosciuto il promoter colpevole del reato di appropriazione indebita.

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