Ravenna, si cercano soluzioni per l’infopoint mai aperto in Darsena. “Non può restare così”
Giace da anni inutilizzato, ben visibile da via Darsena, nelle intenzioni dei privati che lì lo avevano collocato doveva essere un punto informativo e di ristoro, invece il piccolo fabbricato posto a servizio di piazzale Aldo Moro, a pochi passi dall’approdo del sottopassaggio ferroviario, è rimasto un progetto incompiuto. Tanto da far dire all’assessore al turismo Giacomo Costantini che «non è più tollerabile che resti così, nel tempo è diventato un problema di degrado. Una soluzione per adesso non c’è ma siamo disponibili a ragionare su come utilizzarlo. Con l’aggiudicazione del bando europeo per il miglioramento dell’accoglienza e intermodalità della stazione ferroviaria vorremmo che quello che è un problema trovi una soluzione».
Il piccolo edificio realizzato nel 2017 dall’associazione Naviga in Darsena, insiste su un’area in concessione da Autorità di sistema portuale e solo in piccola parte dal Comune, concessione in scadenza a fine anno. «Chiederemo ad Autorità di sistema portuale di tenere conto nel prossimo bando del nostro progetto che si svilupperà in tre anni dal 2025 al 2028. Su 115 partecipanti sono stati selezionati solo 22, di cui 7 con progettualità legate all’accoglienza turistica, parliamo di un punto nevralgico a pochi passi dalla testata del canale Candiano, utile per i bus turistici in arrivo e per quelli che effettuano servizio per i crocieristi». Il progetto che ha ottenuto un finanziamento da 5 milioni di euro prevede interventi anche su Sant’Alberto, sui parcheggi scambiatori di Marina di Ravenna e Punta Marina; il monitoraggio dei bus turistici in centro storico; percorsi pedonali turistici e conclude l’assessore Costantini «una piattaforma online che coinvolga i turisti in visita perché adottino soluzioni sostenibili per permanenza a Ravenna. Una sorta di impatto leggero per contrastare il fenomeno dell’Overtourism sulla città».
Se la testata della Darsena attenderà ancora per vedere aperto il punto informativo non va meglio per l’Orangerie di via Pag, progetto inserito nel bando Periferie finanziato dallo Stato, che si è concluso ad opera del Comune a fine 2023 con la realizzazione di una struttura metallica, con tamponature in policarbonato. Un luogo vicino all’ex Tiro a segno pensato come un atelier per residenza d’artista con un bar-ristorante e una zona auditorium, immerso in un parco con orti. Il gestore, trovato tramite bando, ovvero la società Jem di Jacopo Mutti si è ritirato e un nuovo soggetto è all’opera per aprire nei prossimi mesi l’Orangerie.