Ravenna, si allarga il mistero dei gatti scomparsi

Ravenna
  • 14 aprile 2024

RAVENNA

Si allarga il caso dei gatti misteriosamente scomparsi a Ravenna e dintorni. All’esposto presentato in procura da quattro proprietari si aggiungono altri tre casi segnalati e sommati in un’integrazione della denuncia contro ignoti depositata già il 24 marzo scorso. Ora otto proprietari di altrettanti felini scrivono una lettera aperta alle istituzioni, rendendo noti i nuovi episodi segnalati all’autorità giudiziaria e chiedendo precisi accorgimenti per fermare quello che ritengono essere un fenomeno ricorrente.

La serie di gatti spariti nel nulla era già stata raccontata sulle colonne del Corriere Romagna, ripercorrendo i casi di Amelie, V, Tommy e Sima.

Ora, l’integrazione dell’esposto presenta il caso di “Squalo”, gatto rosso, munito di microchip e iscritto all’anagrafe degli animali d’affezione. E’ sparito da via Larderello 11, spiega la proprietaria Silvia Degli Esposti, il 5 maggio 2022, pur essendo abituato a girovagare a non più di 50 metri da casa e rientrare al richiamo. La denuncia è stata tuttavia archiviata, dato il tempo trascorso dalla misteriosa sparizione. “Leo”, gatto rosso, è scomparso nel luglio dello stesso anno ad Alfonsine, e ne ha presentato denuncia la signora Antonella Battazza. Infine “Nega”, di Michela Meucci, è svanito nel nulla da via Fiumenel maggio di due anni fa.

Ora gli otto firmatari della lettera aperta, citando altri casi eclatanti in altre località italiane, riferiscono che «altri proprietari stanno valutando se formalizzare denunce di furto contro ignoti». Nel frattempo lamentando la mancanza dell’obbligo di microchip per felini chiedendo che venga istituita per legge, e che l’ordine dei veterinari la caldeggi come buona prassi per i proprietari. «Indispensabile l’obbligo di pubblicizzare il ritrovamento di un esemplare e la ricerca del proprietario», prosegue l’appello inoltrato ai prefetti di Ravenna e Bologna, oltre al presidente della Regione e all’onorevole Vittoria Brambilla, presidente dell’intergruppo parlamentare per i diritti degli animali.

Insistono inoltre sulla pubblicazione di un numero verde regionale, per colmare la mancanza di un contatto d’emergenza da quando non è più possibile rivolgersi al 118 ma «unicamente a strutture private». Servono secondo i firmatari strutture di ricovero adeguate e l’obbligo di «registrazione di tutti i volontari che si occupano di gatti sul territorio», con «adeguato addestramento». Infine, chiedono la creazione di un portale online per denunciare le scomparse, e un archivio fotografico per gli animali deceduti, con lettura dimicrochip.

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