Ravenna, scogliera con ostriche alla foce del Bevano, l’iter prosegue. Oggi visita della Commissione Europea
RAVENNA. La realizzazione a Ravenna di una scogliera naturale di ostriche e sabellarie per la protezione della costa e l’aumento della biodiversità alla foce del torrente Bevano prosegue il suo iter. Come certificato dalla seconda visita di monitoraggio al progetto Life Natureef da parte della Commissione europea questa mattina. Prima nella sede dei laboratori di Scienze ambientali “Sartori” del dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali, Bigea, del campus di Ravenna dell’Università di Bologna. Poi in loco, alla foce del torrente nel Parco del Delta del Po. Il progetto Life Natureef, ricorda la Fondazione Flaminia, prevede appunto la realizzazione della scogliera naturale di protezione e alla delegazione europea in questi due giorni vengono illustrati lo stato di avanzamento delle diverse attività in corso e i primi risultati ottenuti. Più nel dettaglio, si sono conclusi i rilievi topografici, batimetrici, geologici, vegetazionali ed ecologici, raccogliendo dati sui fondali sottomarini e sulle loro comunità. Ingegneri e geologi del Comune e dell’Università hanno completato le simulazioni idrodinamiche e sviluppato una soluzione progettuale innovativa per la realizzazione della scogliera. È stato anche predisposto un piano per la sicurezza biologica dell’area e presi accordi per la fornitura di ostriche. Insomma, il progetto procede “spedito”, conferma il coordinatore Massimo Ponti, e tutti i partner “lavorano all’unisono”. La squadra è cresciuta coinvolgendo nuovi giovani ricercatori e consulenti, e conta circa 70 specialisti dei diversi settori, a cui si aggiungono tirocinanti e laureandi di diversi corsi di laurea.
«In questi mesi- conclude- abbiamo lavorato in stretta collaborazione con i diversi enti e le autorità competenti. Compatibilmente con i tempi tecnici e biologici, contiamo di procedere con la posa della base calcarea e con il suo ripopolamento quanto prima possibile». Il progetto Life Natureef vede il coinvolgimento di Università di Bologna, Comune di Ravenna, Fondazione Flaminia, Parco del Delta del Po, Proambiente e associazione Reef check Italia Ets.