Ravenna, rubati i fiori dell’incidente mortale. L’appello della madre di Alessandro Bianchi
I fiori per Alessandro sono un messaggio di amore e di amicizia. Significano che Alessandro è ancora nel cuore dei propri familiari e amici.
Da qualche giorno sono di nuovo lì colorati e variopinti, in viale Alberti, al loro posto. Hanno sostituito quelli che sono stati fatti sparire da non si sa chi, e non è la prima volta che accade.
Alessandro Bianchi era un ragazzo di 18 anni che nel pieno della giovinezza, il 17 agosto del 2023, ha perso la vita in un tragico incidente stradale mentre era in sella alla sua moto. In quel tratto di strada gli amici e la mamma, Claudia, hanno lasciato dei messaggi e dei ricordi. Oltre ai fiori, un adesivo in onore di Alessandro e uno specchietto della moto. È un modo per sentirsi ancora vicini, per pensare a lui ogni volta che si passa in quel tratto, ma è già tre volte che qualcuno decide di fare sparire tutto. A segnalarlo è la madre, che spiega: «Da quando è morto mio figlio è la terza volta che metto dei fiori nel punto in cui ha perso la vita. E per tre volte qualcuno li ha portati via, compresi lo specchietto della moto e l’adesivo sul palo».
In risposta all’ennesima sparizione, Claudia ha chiesto agli amici di Alessandro di portarle un fiore: «Hanno risposto con entusiasmo – racconta la madre -. Ognuno ha portato un fiore e ne abbiamo raccolti più di 90. Alessandro era un ragazzo solare e con un grande senso dell’amicizia. Il fatto che venga ricordato con tanto amore è per noi familiari una gioia immensa. Ho raccolto tutti i fiori e lo scorso 22 dicembre li ho di nuovo attaccati al palo. Poi se ne sono aggiunti altri, è molto bello».
Claudia però questa volta non si è limitata a posizionare i fiori, ha anche fissato un cartello indirizzato a chi evidentemente quei fiori non stanno bene. «Non è un messaggio di sfida – ci dice -, vuole essere un gesto d’amore».
“A te che porti via i fiori legati qui in ricordo di mio figlio: ti prego, non farlo più – si legge -. Per rispetto ad Ale. Per rispetto a me, al mio dolore di mamma. Perchè tanta cattiveria? Sai, io non ce l’ho con te. Non sono arrabbiata con nessuno. Tanto non cambierebbe nulla. É così che doveva andare. Ale non tornerà fisicamente, ma resterà sempre con noi. Se sai qualcosa sul suo incidente contattami, non tenerti tutto dentro. Se invece non c’entri nulla lasciaci qui il nostro ricordo. A chi lo amava piace girare lo sguardo verso questi fiori colorati e dedicargli un pensiero. Pensaci fai la cosa giusta. Ti abbraccio forte”.
«Non so se funzionerà – dice Claudia -, ma dovessero portarmi via i fiori 100 volte li rimetterò 101».