Ravenna, risiko sulla presidenza di Ap. Le perplessità delle aziende portuali

RAVENNA - Mentre la portualità ravennate vive una fase delicata, con una serie di progetti e pianificazioni da portare a termine, si gioca sul filo la partita della nomina del nuovo presidente dell’Autorità di sistema portuale. Come sempre in caso di nomine importanti si moltiplicano i nomi per un effetto caleidoscopico dove non tutto ciò che appare corrisponde al vero. Dopo le prime ipotesi nostrane, apparse nei mesi scorsi, compaiono ora figure nuove, mentre rimangono ancora sottotraccia profili in grado di pesare nella corsa finale.
Fra le novità si fa strada Francesco Benevolo, classe 1965, romano di formazione con una laurea in Economia e commercio, direttore operativo di Ram, Rete Autostrade mediterranee per la logistica, le infrastrutture e i trasporti Società per azioni”, società del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Esperto di logistica, di infrastrutture e dei trasporti, è docente universitario di Economia dei trasporti. Il nome di Benevolo sarebbe entrato nella rosa dei nomi proposti dal presidente della Regione Michele De Pascale al vice ministro Edoardo Rixi, nel corso di una sua recente visita a Ravenna. Ma nulla sembra deciso, non perde quota infatti l’opzione Paolo Ferrecchi, classe 1966, ingegnere, nato in provincia di Parma, oggi alla guida della direzione regionale Cura del territorio e dell’ambiente. Entrambi nel novero dei tecnici e non dei politici più o meno in dismissione, i due potrebbero però essere percepiti dal mondo della portualità cittadina del tutto estranei, come calati dall’alto e privi di quel requisito più volte richiesto, ovvero un’esperienza amministrativa diretta nella gestione di un’Autorità portuale o perlomeno una conoscenza delle caratteristiche del tutto particolari dello scalo ravennate. Negli ambienti della portualità erano emerse nei mesi scorsi proposte come Davide Gariglio, esperto di trasporti e logistica e Fabio Maletti, attuale segretario di Adsp.
La scelta del presidente, in capo al ministero dei trasporti, si compie per legge in sintonia con la Regione e con il territorio e per Ravenna potrebbe arrivare già tra poche settimane, per poi attraversare il successivo l’iter ministeriale, mentre rimarrà in carica, in veste di commissario, Daniele Rossi. Alla difficoltà di individuare il profilo migliore si aggiunge anche la questione degli equilibri politici, trovare la sintesi tra Governo di centrodestra e Regione di centrosinistra non dovrebbe essere impossibile, ma per certo la maggioranza impegnata nel rinnovo di diverse Autorità di rilievo in giro per l’Italia vorrà dire la propria sia su un dirigente regionale, esperto di impatto ambientale e di piani urbanistici sia su una figura di esperienza nella ricerca e pianificazione logistica e meno nella gestione di un ente come Autorità di sistema. Tanto più, che da Trieste alla Sicilia entrano in gioco le cariche dei presidenti e dei segretari, in un meccanismo a incastro che vedrà Fratelli d’Italia e la Lega per Salvini premier molto attive nella definizione delle nuove nomine.