Ravenna, rigassificatore: svolta decisiva nei lavori per produrre 5 miliardi di metri cubi all’anno - Gallery

Ravenna
  • 18 novembre 2024

Giornata storica per il nuovo rigassificatore che dalla prossima primavera sarà operativo al largo delle coste di Ravenna. Snam, in linea con il cronoprogramma, ha completato questa mattina infatti le operazioni necessarie all’installazione del cosiddetto deck, cuore nevralgico della piattaforma offshore, lunga circa 400 metri, a cui si ormeggerà la nave rigassificatrice di Snam BW Singapore, attesa in Italia entro la fine dell’anno e pronta a entrare in esercizio, dopo la fase di commissioning, entro la fine del primo trimestre del 2025, mettendo così al servizio del Paese una capacità annua di rigassificazione pari a ulteriori 5 miliardi di metri cubi.

Il deck, di cui viene portata a termine l’installazione, proprio in quanto cuore della piattaforma, ospita le strutture necessarie a controllare il flusso del gas proveniente dal rigassificatore e a indirizzarlo verso terra, copre un’area di 54x 48 metri, pesa 2.800 tonnellate, ed è stato prefabbricato ed assemblato a terra presso la yard Rosetti Marino a Marina di Ravenna. Per consentirne il trasporto è stato prefabbricato in modo che possa essere divisibile in due porzioni (semi-deck) denominate rispettivamente Ovest ed Est. Il 27 ottobre scorso è stata installata la prima porzione, quella Est. I lavori a mare erano iniziati nel luglio 2023.

Oltre al completamento del deck, sono quasi terminate le opere a terra, mentre le altre opere a mare – relative al gasdotto offshore – sono compiute in misura superiore all’80%.

La nave si trova attualmente in cantiere a Dubai, dove sono stati completati gli interventi di adeguamento, tra cui manutenzione e pitturazione con vernice antivegetativa dello scafo e ispezione delle cisterne. Altri lavori si concluderanno entro novembre: manutenzione e miglioramento dei sistemi di bordo, predisposizione dei sistemi di ormeggio per l’attracco presso la piattaforma offshore. I lavori per la diga invece sono stati aggiudicati e interamente finanziati dall’Autorità portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale, con fondi concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, si concluderanno entro ottobre 2026. La diga permetterà all’impianto di operare al 100% della sua capacità anche in condizioni meteomarine particolarmente avverse, massimizzandone così l’efficacia ai fini della sicurezza energetica del Paese.

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