Ravenna, Procura preoccupata per l’aumento dell’utilizzo di armi da fuoco tra la criminalità locale

RAVENNA – Era stata rubata ad Argenta nel 2021 la pistola che lo scorso weekend ha fatto fuoco a Castel Bolognese, colpendo e ferendo un 42enne senegalese. A sparare era stato secondo le indagini della squadra mobile un albanese di 49 anni, che si trova ora in stato di fermo in attesa di convalida. Il presunto autore della sparatoria è stato rintracciato nel giro di poche ore dagli investigatori, un risultato di cui ieri il procuratore capo Daniele Barberini si è congratulato. Accanto a lui il pm che guida l’inchiesta, Raffaele Belvederi, e il capo della Mobile Paolo Verdecchia.

Al contempo lo stesso magistrato ha espresso preoccupazione per l’aumento dell’uso delle armi da fuoco in episodi come questo: «Notiamo – ha spiegato – che ne circolano sempre di più. Non mi riferisco solo ad aggressioni e tentati omicidi, come in questo caso, ma anche ai sequestri che facciamo. Capita spesso che accanto a droga o refurtiva si trovino pistole”. Così la procura vuole approfondire i motivi, cercando di chiarire se ci sia un mercato sotterraneo che sta crescendo in provincia. “È preoccupante – riprende il procuratore capo – perché significa che i piccoli criminali pensano di poter risolvere i diverbi in questo modo».

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