Ravenna, pini in via Maggiore: via all’abbattimento tra le proteste di alcuni cittadini - Gallery
Pini in via Maggiore a Ravenna: questa mattina alle 7 hanno preso il via le operazioni di abbattimento tra le proteste di un comitato di cittadini. “Si sono svolte nella prima mattinata di oggi in via Maggiore - riferisce il Comune in una nota - le operazioni di abbattimento di cinque pini che avevano rilevato importanti profili di cedimento. In seguito alle prove di “trazione controllata”, la procedura più consona alla valutazione della stabilità e alla classificazione della propensione al cedimento o meno dell’albero, effettuate nei giorni scorsi da parte dei tecnici incaricati dalla società in house Azimut, la situazione delle alberature era stata catalogata nel livello massimo di allerta. L’Amministrazione comunale e i competenti Uffici tecnici, sulla scorta dei risultati riscontrati dagli agronomi incaricati al controllo, hanno convenuto di procedere all’immediata rimozione delle piante al fine di tutelare la sicurezza stradale e l’incolumità pubblica, in un tratto ad alta intensità di traffico sia veicolare che di persone come via Maggiore”.
Il comitato protesta
Il comitato “Salviamo i pini di Lido di Savio” ha preso posizione contro l’abbattimento: “Un gruppo spontaneo di cittadini per la tutela degli alberi desidera lanciare un appello in merito agli abbattimenti di alberi che stanno imperversando nel nostro Comune; abbattimenti che rappresentano un danno alla salute, alla vivibilità delle città sempre più roventi, al decoro, al valore degli immobili, all'ambiente, alla biodiversità e alle specie nidificanti. In un periodo di siccità, di eventi estremi e di cambiamenti climatici, il verde pubblico, specialmente se storico, dovrebbe essere considerato intoccabile e, se problematico, tutelato e curato in tutti i modi possibili prima di giungere alla soluzione estrema. Assistiamo invece alla sistematica distruzione di alberature di pregio, persino quelle sane e solo per un vezzo di qualche progettista. Distruzione che si traduce, nel migliore dei casi, nella sostituzione con alberelli rinsecchiti che non di rado muoiono e sono incapaci di sopperire quelli già grandi abbattuti. Ci rivolgiamo a tutti i cittadini: l'articolo 9 della Costituzione tutela il paesaggio, la storia delle nostre città e la biodiversita, anche per le future generazioni, mentre l'articolo 32 sancisce la salute come diritto di tutti: è dovere di tutti difendere le leggi e la nostra Costituzione, i beni comuni e la salute di tutti!”.