Ravenna, per lo stoccaggio di CO2 sarà costruito un gasdotto di 94 chilometri

Ravenna
  • 04 settembre 2024

RAVENNA - In totale 94 km di gasdotto, 80 dei quali da realizzare ex novo. Sarà questa la “spina dorsale” del nuovo impianto di carbon capture che sarà realizzato al largo dei lidi nord. Snam ha presentato i documenti per iniziare la procedura che porterà alla Valutazione di Impatto Ambientale in sede ministeriale. «Il progetto - si legge - ha come scopo la realizzazione della prima infrastruttura operativa in Italia per il trasporto e lo stoccaggio della CO2 a servizio dei distretti industriali che ne risultino emettitori, prevalentemente collocati in pianura Padana». Il sito finale di arrivo delle condutture che trasporteranno l’anidride carbonica è Casal Borsetti. Qui sarà immagazzinata nei giacimenti di gas esauriti.

Due le direttrici principali: una arriverà fino al polo chimico ferrarese. Il gasdotto in questo caso misurerà 75 chilometri e sarà tutto da realizzare. L’altro, verso il polo chimico ravennate, prevede soltanto 5 km di nuovo condotte e 14 di riconversione di un gasdotto già esistente. Saranno attraversati terreni «per la maggior parte coltivati a seminativo» e l’impatto ambientale saranno «ridotti al minimo» e incideranno «quasi esclusivamente in fase di costruzione». Entro 5 km dal tracciato insistono i confini di diverse zone del Parco del Delta, per cui è lecito aspettarsi che possano emergere, in fase di Valutazione di Impatto Ambientale, particolari prescrizioni dagli enti preposti ai progettisti. Entro un mese vanno presentate le osservazioni alle quali, eventualmente, seguiranno poi chiarimenti o integrazioni da parte di Snam.

Ieri intanto Eni e Snam hanno annunciato l’avvio delle attività di iniezione della CO2 in giacimento. La Fase 1 ha l’obiettivo di catturare, trasportare e stoccare la CO2 emessa dalla centrale Eni di trattamento del gas naturale di Casal Borsetti, stimata in circa 25 mila tonnellate per anno. Una volta catturata, l’anidride carbonica viene trasportata, attraverso condotte precedentemente utilizzate per il trasporto del gas naturale e opportunamente riconvertite, fino alla piattaforma offshore di Porto Corsini Mare Ovest, per essere infine iniettata nell’omonimo giacimento a gas esaurito dove viene stoccata permanentemente a circa 3000 metri di profondità.

«Il progetto sta garantendo un livello di abbattimento superiore al 90%, e con punte fino al 96%, della CO2 in uscita dal camino della centrale con una concentrazione di carbonio inferiore al 3% ed a pressione atmosferica, le condizioni più severe ad oggi riscontrabili dal punto di vista industriale. Queste performance collocano Ravenna CCS come il primo progetto al mondo su scala industriale con tale efficienza di cattura», scrive Eni. Nei prossimi anni, in corrispondenza della Fase 2, è in progetto lo sviluppo su scala industriale di Ravenna CCS che prevede di stoccare fino a 4 milioni di tonnellate l’anno entro il 2030.

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