Ravenna, per il Tecnopolo 4 nuovi laboratori e un impianto fotovoltaico
Il Centro di ricerca ambiente, energia e mare di Marina di Ravenna, una delle sedi del Tecnopolo di Ravenna, potrà fruire di nuovi spazi all’interno del complesso intitolato a Raul Gardini, del quale sarà migliorato anche l’efficientamento energetico. Tutto ciò potrà avvenire grazie a fondi europei della Regione Emilia-Romagna per quasi un milione e 700mila euro, ottenuti dal progetto candidato dal Comune al bando per l’ampliamento infrastrutturale dei Tecnopoli regionali, del valore complessivo di 2.215.000 euro. La Regione ha approvato il totale del contributo richiesto. Gli uffici tecnici comunali hanno avviato la fase progettuale e attualmente si prevede il termine dei lavori entro la fine del 2026.
L’intervento interessa il complesso immobiliare di via Ciro Menotti 48, già in parte rifunzionalizzato attraverso due precedenti bandi della Regione, che ospita tre laboratori e uno spazio d’incubazione e co-working. I nuovi lavori riguarderanno la realizzazione di altri quattro laboratori di ricerca e tre uffici, ulteriori servizi igienici e un punto ristoro nell’edificio principale, oltre al ripristino della portineria. Il progetto consentirà di conseguire un significativo risparmio energetico grazie all’installazione di un impianto fotovoltaico unico per entrambi gli edifici, connesso alla rete elettrica di distribuzione.
“L’obiettivo – dichiarano il sindaco facente funzioni Fabio Sbaraglia, con delega tra le altre all’Università, e l’assessora allo Sviluppo economico Annagiulia Randi - è supportare sempre di più le attività di ricerca e innovazione che l’Università di Bologna svolge nell’ambito del Tecnopolo di Ravenna, in stretta collaborazione con la Fondazione Flaminia quale ente gestore. Insieme stiamo continuando a lavorare per potenziare le attività del Centro di ricerca di Marina di Ravenna, una realtà che opera nei settori della gestione sostenibile dell’energia e dei rifiuti, delle scienze e delle tecnologie del mare, con particolare riferimento alla crescita blu sostenibile, in grado di sviluppare soluzioni innovative da mettere a disposizione del mondo dell’impresa per affrontare la grande sfida della transizione energetica. Si tratta di un unicum, in quanto è un centro di ricerca industriale pubblico a servizio dell’economia e delle imprese locali ma anche nazionali”.
“L’approvazione del progetto da parte della Regione Emilia-Romagna – spiega Antonio Penso, direttore di Fondazione Flaminia e manager del Tecnopolo di Ravenna - è un significativo passo verso la realizzazione del ‘Piano di sviluppo del Tecnopolo di Ravenna per gli anni 2023-2027’ che abbiamo elaborato nel 2022 di concerto con gli enti territoriali e Università di Bologna nell’ambito delle priorità strategiche individuate dalla Regione. La nuova infrastruttura permetterà di incrementare la capacità di ricerca del tecnopolo e soprattutto potrà aumentare il coinvolgimento diretto delle imprese nei progetti”.