Ravenna, partita da Dubai la nave rigassificatrice: sarà operativa entro marzo
Salpata dal porto di Dubai lo scorso 25 novembre e attualmente in navigazione nel Canale del Mozambico, la BW Singapore sta affrontando il suo lungo viaggio verso il Mar Adriatico, con destinazione finale Ravenna e l’obiettivo di essere operativa entro marzo. È stata la stessa Snam ad annunciare che l’enorme ex gasiera diventata rigassificatore – acquistata esattamente un anno fa e convertita in Frsu – come molte altre navi per raggiungere il Mediterraneo e quindi l’Italia ha scelto di circumnavigare il Capo di Buona Speranza. Si tratta di una rotta decisamente più lunga, ma più sicura rispetto a quella che attraversa il Mar Rosso e il Canale di Suez, luoghi in cui in questi mesi c’è un altissimo rischio in termini di sicurezza.
A Ravenna si va avanti
Come spiega la Snam, «la BW Singapore è in viaggio verso l’Italia, mentre al largo di Ravenna è già stata completata la piattaforma offshore a cui si collegherà, pronta a entrare in funzione entro il primo trimestre del 2025. Con una capacità di rigassificazione di cinque miliardi di metri cubi di gas naturale all’anno, rappresenta un ulteriore passo per la sicurezza energetica e la diversificazione delle fonti di approvvigionamento del Paese».
«Il completamento della piattaforma è stata una sfida ingegneristica di alto profilo, condotta in mare aperto con un’attenzione scrupolosa alla sostenibilità ambientale – spiega il chief operations officer di Snam, Massimo Derchi –. Questo risultato è stato reso possibile dalla collaborazione con eccellenze nazionali e locali come Micoperi, Rosetti Marino e Saipem».
La prossima fase prevede, entro la fine dell’anno, «l’installazione dei raccordi finali sulla piattaforma – sottolinea sempre Snam – le saldature del tratto in acciaio e il collegamento con la tubazione sottomarina, già posata e connessa al “Nodo” di Ravenna, punto di accesso alla Rete Nazionale di Trasporto».
La società di infrastrutture energetiche italiana applaude anche «il grande lavoro di collaborazione anche sulla Frsu al cantiere del porto di Dubai, tra le squadre di Frsu Italia, BW Lng e Drydocks World».
Attenzione all’ambiente
In Italia, Snam tiene anche a sottolineare che «particolare attenzione è stata ed è riservata ai monitoraggi ambientali, sia a terra che a mare, coinvolendo oltre venti ditte specializzate tra cui il Centro Interuniversitario di Biologia Marina (Cibm), tre centri universitari (Genova, Roma e Torino), più di 65 professionisti e dieci laboratori di analisi specialistiche ambientali. Nel tratto onshore vengono presi in considerazione più di 70mila parametri attraverso oltre novanta stazioni di monitoraggio; nel tratto offshore, invece, più di 20mila parametri attraverso oltre duecento stazioni di monitoraggio».