“Ravenna non è un Bronx apocalittico, ma senza agenti non si fa sicurezza”: l’assessore Fusignani invoca rinforzi dal Governo

Ravenna
  • 18 febbraio 2025

Non si può dipingere Ravenna come un Bronx apocalittico”. Anzi per l’assessore alla Sicurezza Eugenio Fusignani “se lo Stato copiasse il modello delle politiche del Comune, sicurezza e ordine pubblico sarebbero un’altra cosa in tutto il Paese”. Quello che manca, precisa, sono agenti e strumenti. Per la città, entra più nel merito Fusignani, vale l’esempio dell’Isola San Giovanni, spesso al centro delle cronache sul degrado urbano. Lì c’è il comando della Polizia locale e nel raggio di poche decine di metri una caserma dei Carabinieri, la sede della Guardia di finanza e il presidio della Polizia ferroviaria. “Non è quindi un problema di presenze istituzionali, ma di organici insufficienti e risorse inadeguate”. Per cui, tira le somme Fusignani, “se il Governo vuole davvero affrontare la questione sicurezza, deve aumentare gli organici delle Forze dell’ordine su scala nazionale, non limitarsi a proclami”.

Vale anche per le nuove direttive del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, tra controlli nelle stazioni, zone rosse e aumento dei rimpatri dei migranti irregolari. Non ci sono gli “strumenti concreti per renderle effettive - osserva l’assessore - a partire proprio dalle espulsioni degli irregolari, molto spesso segnalati proprio dalla nostra Polizia locale”. Nella quasi totalità dei casi le Questure non possono far altro che consegnare fogli di via senza efficacia “perché mancano organici adeguati, dotazioni efficienti e risorse per eseguire materialmente i rimpatri”, insiste. Insomma, conclude Fusignani, “il governo deve garantire alle Forze di polizia ciò di cui hanno bisogno per far rispettare le leggi e tutelare la sicurezza dei cittadini”.

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