Ravenna, nascono i guardiani dei fiumi contro le alluvioni: volontari coordinati da un geologo
RAVENNA Nascono i guardiani dei fiumi. Sono volontari e formano gruppi di vigilanza coordinati dal geologo Claudio Miccoli. L’obiettivo è riuscire a coprire oltre 300 chilometri di argini entro i mesi di gennaio e febbraio. «Metteremo sul campo oltre 150 persone – commenta Miccoli - che perlustreranno gli argini, segnalando eventuali situazioni di criticità, che possono essere dettate da tane di animali, materiale fluttuante o altri tipi di problemi che rendono deboli le arginature. Saranno dotati di un sistema di geolocalizzazione che permetterà di individuare con precisione i luoghi meritevoli di attenzione e intervento».
Prima di scendere sul campo le persone seguiranno un corso che sarà tenuto da Miccoli. «Non faremo perlustrazioni improvvisate – commenta il geologo -. Sono previsti corsi di formazione per le persone che si sono rese disponibili, tra cui figurano pescatori, cacciatori, amanti del trekking. Ognuno sarà istruito a individuare gli elementi di fragilità degli argini. Verrà scattata una foto geolocalizzata. Io opererò da filtro e qualora il caso fosse meritevole di approfondimento invieremo tramite Pec la segnalazione agli uffici tecnici della Regione. Questo permetterà di individuare eventuali responsabilità nel caso non si dovesse intervenire. Alcuni gruppi sono già all’opera e al momento sono in preparazione tre segnalazioni di situazioni da monitorare con estrema attenzione».
Alcuni gruppi sono già attivi. Uno sul fiume Senio, dove sono stati effettuati dei sopralluoghi, e uno sul Santerno, con base operativa a San Bernardino. «L’obiettivo – dice Miccoli – è riuscire a garantire la sorveglianza di tutti i fiumi presenti sul nostro territorio».
Miccoli sarà presente sabato prossimo a Boncellino dov’è in programma l’evento “Come monitorare la salute degli argini”, tenuto dal geologo, cui seguiranno una cena e un concerto. Il pomeriggio si aprirà alle 14, al circolo Unione di via Sottofiume, con Miccoli che terrà una lezione teorica, prima di condurre i presenti a una passeggiata sul fiume Lamone. Di seguito, alle 19, sempre al circolo Unione, ci sarà la festa dei comitati: con cena e a seguire il concerto per Traversara del gruppo “Mosilicata”.
L’iniziativa - presentata ieri in conferenza stampa - è organizzata dal comitato “Custodi del territorio”, insieme ai comitati “Progetto futuro sicuro” e “Noi ci siamo”. «La federazione dei tre comitati - dicono gli organizzatori - rappresenta un nuovo passo verso la creazione di una massa critica, tesa a sfondare il muro di gomma che protegge le istituzioni, immobili di fronte a alluvioni, catastrofi e vittime». A parlare dell’iniziativa sono Andrea Rani, presidente del comitato “Custodi del territorio”; Gianluca Sardelli, presidente associazione “Progetto futuro sicuro”; e Alessandra Musumeci, presidente associazione “Noi ci siamo”.
«Il nostro obiettivo è di fungere da pungolo per le istituzioni, in primis la Regione Emilia-Romagna, affinché cambi il paradigma attuale secondo cui il cittadino deve accettare il fatto che le case non siano più sicure rispetto alle alluvioni - spiegano i tre referenti -. Noi sosteniamo che il territorio deve essere sicuro, e per questo sia necessario fare tutto il possibile: a partire dal costante monitoraggio dei fiumi, degli argini, dei ponti. È tempo che chi ci governa torni a mettere in campo tutti i mezzi possibili per ridare stabilità ai fiumi, e sicurezza ai cittadini».