Ravenna. Lite fra ex coniugi e nuovi compagni con martello e coltello

Ravenna

Un regolamento di conti “matrimoniale” a suon di martellate e coltellate. C’entra poco in questa storia la divisione dei beni. Anzi no; a dire il vero nasce proprio dagli accordi per la restituzione degli effetti personali all’ex marito la giornata di scontri e vendette terminata nel sangue nella primavera del 2022, per la quale ora sono a processo due uomini di 57 e 45 anni, chiamati a rispondere di minaccia e lesioni personali aggravate. Vittime dell’agguato andato in scena a Marina di Ravenna in via Menotti 95, sono l’ex marito della coppia in questione e la nuova compagna. Furono assaliti la sera del 14 marzo di tre anni fa sulla porta di casa finendo entrambi all’ospedale.

L’incontro davanti al Sert

La mattina stessa i due ormai ex coniugi si erano incontrati in zona ospedale, nei pressi del Sert, nonostante l’uomo avesse ricevuto in passato la misura del divieto di avvicinamento oltre all’allontanamento dalla casa familiare in seguito alle denunce sporte per maltrattamenti. Lui chiedeva la restituzione di alcuni suoi effetti personali, e stando a quanto aggiunto dalla donna, avrebbe anche provato ad abbracciarla salvo desistere alla vista del nuovo compagno, il più giovane dei due imputati.

Il “primo round”

La prima discussione sarebbe avvenuta nei pressi dell’abitazione della donna, in una frazione a Nord del Ravennate. Ma i racconti tuttavia divergono. Secondo il marito, per rispettare il divieto di avvicinamento avrebbe mandato la nuova compagna a casa della ex, ma sarebbe stata allontanata da lei e da un conoscente, il 57enne ora imputato a sua volta.

La donna, dal canto suo, accusa invece l’ex coniuge di essersi presentato più volte nei pressi di casa sua e di essere stata aggredita per poi chiudersi in una stanza sentendo discutere animatamente i tre uomini, da una parte il nuovo compagno e l’amico, e dall’altra l’ex marito.

Le forze dell’ordine, intervenute a più riprese avrebbero ricostruito in parte l’ingarbugliata sequenza di battibecchi. Ed è in quella circostanza che hanno messo a verbale le minacce pronunciate dal 57enne al telefono al rivale: “Io a quello lo ammazzo dopo che ha toccato me...”.

L’agguato

I fatti ora approdati nel processo davanti al giudice monocratico Tommaso Paone, riguardano quanto accaduto la sera stessa a Marina di Ravenna. Erano circa le 21 quando la nuova compagna dell’ex marito è stata assalita mentre era uscita a gettare la spazzatura dopo cena. Sarebbe stata colpita con un martello da muratore al capo e alla pancia. Portata al pronto soccorso con un trauma cranico e una prognosi di 10 giorni, avrebbe poi indicato il 45enne già conosciuto la mattina stessa quale aggressore.

Non è andata meglio al compagno. Intervenuto in aiuto della donna, sarebbe a sua volta stato sorpreso alle spalle dal 57enne armato di un coltello da cucina. Due i fendenti, che lo hanno ferito alla coscia e alla mano sinistra. In ospedale è stato dimesso con 20 giorni necessari per rimettersi. Nel frattempo la polizia scientifica ha sequestrato le armi utilizzate, oltre a un bastone e a un posacenere, finiti probabilmente nel mezzo della scazzottata. E le successive indagini condotte dalla Squadra mobile con tanto di analisi di celle e tabulati telefonici hanno poi chiarito il quadro al sostituto procuratore Marilù Gattelli, che, chiuse le indagini, ha chiesto il giudizio.

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