Ravenna, lecci al posto dei pini in via Maggiore
RAVENNA Il Comune ha deciso che in via Maggiore, al posto dei pini abbattuti, saranno piantati i lecci. Lo si legge in una relazione agronomica redatta alla fine di ottobre dai tecnici di Azimut e approvata poco prima di Natale dalla giunta comunale. Prima di decidere in via definitiva, infatti, l’amministrazione ha atteso di discutere la petizione che chiedeva di non abbattere e conservare le alberature lungo la strada. La discussione è avvenuta l’11 dicembre, ma a poco è servita la richiesta di conservare i pini e di non sostituirli con altri alberi: Palazzo Merlato ha deciso di ripiantumare via Maggiore con dei lecci.
Erano 117 i pini nel 2012, ma da allora ne sono stati abbattuti 60 «a seguito di evidente ammaloramento e conseguente verifica di stabilità», si legge nel documento approvato dalla giunta. La relazione dei tecnici sottolinea la presenza di «aiuole di ridotte dimensioni con terreno altamente compattato», con edifici a distanza di 6/8 metri. La scelta di sostituire i pini con il leccio è motivata da varie ragioni, tra cui le caratteristiche delle radici: «Il sistema radicale è particolarmente resistente e profondo, conferendo alla pianta una straordinaria stabilità anche in suoli più poveri e difficili. Questo lo rende una scelta ottimale per la sostituzione in zone urbane con spazi limitati per l’apparato radicale, come nel caso dei tornelli».
Il leccio, secondo quanto scrive Azimut, è «estremamente resistente alle condizioni climatiche difficili, come venti forti, siccità prolungata e suoli poveri». Inoltre, la sua «adattabilità è elevata sia in termini di resistenza al caldo sia alla salsedine». Fattori che lo rendono «particolarmente adatto per la sostituzione del pino domestico, che può risultare più vulnerabile in contesti urbani soggetti a scavi o altre forme di disturbo radicale». Incide sulla scelta anche un minor bisogno di manutenzione e il legno altamente resistente, oltre alla caratteristica di essere un albero sempreverde con minore perdita di foglie in inverno.