Ravenna, lasciò il cane ferito in una porcilaia: la Procura chiede un anno e 10 mesi
Investito da un furgone, anziché essere portato immediatamente dal veterinario era stato chiuso dal padrone in una porcilaia. Qui Palì, meticcio ormai già anzianotto, era rimasto finché i suoi guaiti non avevano attirato l’attenzione di due giovani di passaggio. Con il loro intervento, il 16 maggio 2017, salvarono la vita all’animale, garantendo di passare gli anni che gli restavano in salute al canile di Lugo. E ieri per il proprietario, un 70enne del posto, la Procura ha chiesto la condanna a un anno e 10 mesi.
Deciderà il giudice monocratico Tommaso Paone, che ha potuto ascoltare nel corso del processo la testimonianza dell’operatore del canile che all’epoca fu contattato dai due ragazzi che intervennero sentendo i lamenti del cane. Ha spiegato che l’imputato era conosciuto come maltrattatore di animali, e che già in passato c’erano stati degli interventi specifici.
Il giorno del ritrovamento, l’animale era stato soccorso incosciente. Dal sopralluogo della porcilaia in cui era tenuto, era stato documentato un ambiente sporco, senza acqua e con tozzi di pane ammuffito. Qui Palì era stato rinchiuso nonostante le ferite al capo dovute probabilmente a un incidente stradale fossero gravi. Da qui l’accusa per il padrone di maltrattamento di animali.