Ravenna, l’investigatore che dà la caccia ai vip nel reality di Amazon Prime

Il gioco funziona come guardie e ladri. A far la parte dei fuggiaschi sono otto di vip, di quelli veri e famosissimi: nella prima edizione ad esempio c’era Francesco Totti, nella seconda Diletta Leotta. I cacciatori sono invece meno noti alle cronache ma sono professionisti dell’investigazione, su vari livelli: si va dall’ex funzionario dei servizi segreti alla criminologa, passando dall’hacker allo psicologo. Qualcuno avrà già riconosciuto il programma: si tratta di Celebrity Haunted, trasmesso da Amazon Prime, nel quale da tre edizioni partecipa anche un investigatore privato ravennate. Si chiama Mirko Valenti, classe ‘77, e quando non corre dietro ai personaggi famosi fa l’investigatore privato. Nel programma è uno degli agenti sul campo, inviati dal quartier generale in cui si raccolgono tutte le informazioni, in giro per l’Italia. «Ho cominciato nella seconda edizione - racconta - ed è una gara molto faticosa per noi squadre sul campo. Non abbiamo punti di riferimento, mentre i fuggitivi oltre ai complici spesso hanno anche i fan che li aiutano. Però l’atmosfera è molto tranquilla, quando li catturiamo scherzano insieme a noi». In fondo, il montepremi finisce sempre in beneficenza.

Vita da investigatore privato

Valenti ha un’agenzia investigativa, la Diag investigazioni. «Sono entrato come dipendente, ora sono il titolare insieme ad altri tre soci. Sono soprattutto le aziende a contattarci». I casi di dipendenti infedeli sembrano aver scalzato dal core business quello che un tempo era la gallina dalle uova d’oro del settore: i fedifraghi. «Whatsapp e i social ci hanno portato via un bel po’ di lavoro», scherza il detective. La poca attenzione nelle chat porta a galla più corna di un obiettivo fotografico, anche se un compito per le agenzie è rimasto: quello di scaricare i database dei telefoni per avere le prove da portare davanti al giudice in caso di separazione.

Squadra “Sirio”

Nel programma, che dura una ventina di giorni, Mirko è nella squadra “Sirio”. Ogni squadra è composta da due persone: con il partner della terza edizione, Stefano Brizzi, ne è nata anche una collaborazione professionale che li ha portati ad aprire una filiale della Diag a Bologna. Grande feeling anche con il socio di quest’anno, Valerio Agunu, con i quali sono arrivati - senza fare troppi spoiler per chi vuole vedere il programma - a casa di un eremita: «Ci ha offerto una birra prima di mandarci via... agli altri nemmeno quella», racconta Il 47enne ravennate.

Il dietro le quinte di Celebrity Haunted è particolare: «Noi - racconta - finché non iniziano le registrazioni non sappiamo nemmeno chi sono i fuggitivi». Il programma, come dichiarato ad inizio di ogni puntata, simula i poteri dello Stato: il quartier generale ha accesso a telecamere, traccia le chiamate dei vip e i loro movimenti. Ognuno dei personaggi famosi è fornito di un cellulare sul quale ottiene le istruzioni e i punti che deve raggiungere. Chiaramente appena lo accende viene localizzato. A quel punto le varie squadre vengono fatte convergere: «Diciamo che il montaggio accorcia un po’ i tempi - spiega Valenti - anche degli appostamenti: in alcuni casi abbiamo aspettato due ore ma nella trasmissione tutto sembra risolversi in pochi minuti». Del resto l’esigenza narrativa è quella che è e porta anche ad empatizzare con i vip a discapito delle “guardie”. «Chiaramente lo spettatore è più interessato alla fuga che non al nostro appostamento, ma c’è tanto lavoro dietro».

La fuga al tempo dei social

Quando i fuggitivi vengono catturati spesso «sono spiazzati, non si aspettavano che piombassimo lì in quel momento». La fuga, garantisce Mirko, è verissima. A qualcuno vedendo la Leotta fuggire durante la pandemia, con le piazze semivuote e un cameraman dietro, può avere qualche dubbio ma proprio quell’edizione - aggiunge l’investigatore - è stata una delle più complesse: «Il fatto che non ci sia nessuno in giro complica il lavoro anziché semplificarlo. Perché in tanti riconoscendo il vip gli fanno uno scatto e lo pubblicano sui social e quello è chiaramente un indizio importante per noi». Non a caso i personaggi famosi hanno iniziato a travestirsi: quest’anno le sorelle Rodriguez hanno vestito gli improbabili panni di suore per sottrarsi alla cattura. «In generale è davvero una bella esperienza in cui si formano delle amicizie, a partire dal proprio partner. Ma anche i personaggi famosi sono alla mano: ricordo in particolare Stefano Accorsi tra i più disponibili con cui ho avuto a che fare».

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