Ravenna, l’impegno del Comune sulle molestie di genere: “Non si può far finta di nulla”

Ravenna

«La città è al fianco delle studentesse universitarie e faremo ogni passo necessario affinché si sentano al sicuro». Con queste parole l’assessora comunale alle Politiche di genere, Federica Moschini, commenta i risultati dell’indagine “Vogliamo università sicure” condotta dalle associazioni studentesche all’interno del campus di Ravenna. Il dossier ha fotografato una situazione complicata sul fronte della sicurezza. «Siamo orgogliosi che la nostra città ospiti l’Università – dice Moschini -; ne siamo fieri e di fronte alla segnalazione di un problema siamo pronti a intervenire. Lunedì scorso ero presente all’incontro organizzato all’interno dell’Università e sono rimasta molto colpita dai risultati emersi dall’indagine. Sono amareggiata e non si può fare finta di nulla. Le segnalazioni di insicurezza sono relative sia all’interno del campus che all’esterno. Ci coordineremo con le forze dell’ordine per aumentare i controlli fuori dalle sedi universitarie e dalle sale studio, che come amministrazione ci stiamo impegnando a promuovere. Le ragazze devono vivere in tranquillità la loro vita a Ravenna».

Strade adiacenti alle sedi universitarie, ma anche uffici dei docenti e luoghi dove si svolgono i tirocini e i percorsi di 150 ore: sono queste le zone in cui le studentesse del campus di Ravenna si sentono maggiormente insicure e temono di subire molestie o violenze. Tra le 309 studentesse che hanno compilato il test: il 77,8% ha dichiarato di essere a conoscenza di episodi di molestia o violenza di genere in università. Il 70% ritiene invece che Ravenna e il campus non mettano a disposizione abbastanza spazi e strumenti per denunciare e contrastare la violenza di genere

L’assessora Moschini sottolinea che le tematiche sollevate sono state portate all’attenzione dell’amministrazione: «Ne ho parlato direttamente con il sindaco e gli assessori. Affronteremo il problema con determinazione e il Comune facilitare l’attivazione di uno sportello contro le violenze di genere. Questo servizio non deve sorgere necessariamente entro le mura dell’Università e potremmo avvalerci della disponibilità della Casa delle donne e di Linea Rosa che da anni sono in prima linea per contrastare e prevenire questi fenomeni che spesso corrono il rischio di essere minimizzati. L’impegno del Comune di Ravenna è di proseguire nella strada tracciata, dedicando energie e risorse alle politiche di genere con particolare attenzione alle scuole. Determinati atteggiamenti non vanno tollerati e non sono ammissibili. Alle studentesse vogliamo dire che Ravenna c’è ed è al loro fianco nella battaglia che hanno deciso di intraprendere».

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