Ravenna, l’Esp rinuncia al secondo ampliamento, niente nuova strada a Borgo Montone

In un periodo in cui gran parte dei costruttori mira a chiudere il prima possibile i piani urbanistici, anche per via della stretta decisa dalla Regione sulle tempistiche, desta una certa sorpresa scoprire come Igd abbia deciso di rinunciare a oltre 2mila metri quadri di espansione. Igd è la società proprietaria del centro commerciale Esp – il cui ultimo ampliamento risale a sei anni fa – che sulla carta aveva altri 2.261 metri quadri da giocarsi ad ovest del comparto. Progetto per il quale nel 2021 aveva presentato un apposito Piano urbanistico attuativo (Pua). La possibilità di questa espansione era data dall’accordo con il Comune stipulato nel 2014 che aveva portato tre anni dopo all’inaugurazione del sostanziale raddoppio dell’Ipermercato.

Niente ampliamento

Nei mesi scorsi la società ha comunicato a Palazzo Merlato di rinunciare invece alla seconda parte della convenzione, che prevedeva l’ampliamento ulteriore del centro commerciale. Il progetto era connesso all’opera viaria di circuitazione di Borgo Montone, già presentata e approvata dagli enti, che Igd avrebbe dovuto realizzare come da convenzione. Si tratta di un collegamento veloce che avrebbe permesso di migliorare la viabilità tra San Marco, Ravenna e Borgo Montone. Il progetto, in sintesi, prevede un collegamento tra via Quaroni – la strada che congiunge il parcheggio dell’Esp a viale Alberti attraverso un sottopasso –, e via Fiume Montone Abbandonato collegandosi all’altezza della chiusa di San Marco e realizzando di fatto un passaggio diretto tra la frazione e Ravenna in grado di sgravare Borgo Montone da una quota di traffico. Il tutto con annessa ciclabile. Venendo meno l’interesse per l’ampliamento, però, Igd non dovrà più costruire la strada.

Le possibilità del Comune

Il piano non è comunque del tutto archiviato: Igd lo ha messo gratuitamente a disposizione del Comune nel caso l’Amministrazione volesse procedere in autonomia, così come è pronta a cedere le aree di sua proprietà che ne sarebbero interessate. Certo, senza l’impegno del privato la nuova strada è un investimento molto oneroso se si pensa che la fidejussione incamerata da Palazzo Merlato a garanzia della convenzione, e che ora restituirà alla società, vale poco meno di 890mila euro.

Le altre compensazioni

La delibera della giunta comunale che dà atto della rinuncia di Igd chiarisce che la costruzione della nuova strada era connessa soltanto all’esercizio della «capacità edificatoria aggiuntiva», cioè i poco più di duemila metri quadri a cui Igd ha rinunciato, e non al primo stralcio del 2017. Ci sono state altre opere portate a termine in quell’ambito, come il miglioramento della connessione con la Classicana e l’adeguamento delle fognature. È stata poi portata a termine l’implementazione della rotonda Austria. Con gli oneri urbanistici sono stati realizzati alcuni interventi di miglioria a Borgo Montone.

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