Ravenna, l’Autorità portuale gestirà le manovre ferroviarie all’interno del porto
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RAVENNA. Sarà l’Autorità portuale a gestire le manovre ferroviarie all’interno del porto di Ravenna. Così prevede lo “storico” accordo sottoscritto oggi tra l’Ente di via Antico Squero e Rete ferroviaria italiana. Si tratta appunto, sottolineano dal Candiano e Rfi, di “un passaggio epocale che pone le basi per un ulteriore sviluppo del traffico ferroviario intermodale”. A sottoscrivere l’intesa il presidente dell’Autorità Daniele Rossi e il direttore della Direzione operativa Infrastrutture territoriale Bologna di Rfi Filippo Catalano. Più nello specifico il Protocollo prevede che l’Autorità portuale diventi l’interlocutore unico per terminal portuali ed operatori ferroviari e si occupi di tutte le attività necessarie per l’utilizzo dei binari e del sistema dei raccordi ferroviari all’interno del porto. Si tratta di due dorsali ferroviarie dei nuovi scali merci in sinistra e destra canale ed estesa per quasi 30 chilometri di binari. Rimarranno in carico a Rfi la manutenzione straordinaria e gli investimenti in nuove infrastrutture mentre l’Autorità portuale si occuperà della gestione ordinaria e dei rapporti con i terminal collegati alla ferrovia. Negli ultimi anni i volumi delle merci trasportate su ferrovia in import-export nel porto sono aumentati fino ad arrivare a rappresentare di media il 13,5% del totale complessivo delle merci movimentate, con oltre 8.000 treni all’anno. Con il Candiano al secondo posto in Italia per trasporto merci su ferrovia. Come previsto dall’Unione europea, l’obiettivo prefissato è quello di trasferire su ferrovia entro il 2030 il 30% del totale complessivo di merci movimentate.
Negli ultimi mesi si sta consolidando la domanda crescente da parte del mercato e tutti i terminalisti hanno “significative previsioni di crescita”, anche per le nuove prospettive di sviluppo dei traffici legate ai progetti di potenziamento dello scalo in corso di realizzazione. Sono previsti, oltre a nuovi investimenti da parte degli operatori per l’utilizzo della ferrovia, cinque nuove domande di collegamento ferroviario che porteranno la maggioranza dei terminal ad avere un proprio raccordo ferroviario interno. Il nuovo assetto operativo permetterà di gestire in maniera più efficiente la dorsale ferroviaria portuale. La firma di oggi, commenta il presidente Rossi, reappresenta “una scelta strategica per il futuro del nostro porto che ci pone di fronte a nuove responsabilità di gestione ma punta sullo sviluppo del traffico intermodale con determinazione per rendere il nostro porto un luogo sempre più moderno e decarbonizzato. Ringrazio tutti gli operatori che hanno intrapreso questo percorso insieme all’Autorità Portuale”. L’assegnazione del ruolo di Gestore unico comprensoriale ferroviario, aggiunge per Rfi Catalano, “permetterà di accompagnare la crescita della quota di traffico merci ferroviario dell’area portuale di Ravenna. Il percorso, chiosa, “non è stato semplice e serviranno ancora alcuni mesi per definire il passaggio completo delle competenze”. Tuttavia è “indubbio- conclude- che questo Protocollo garantirà un maggiore efficientamento e una semplificazione della gestione dei raccordi e delle richieste di nuovi allacci all’interno del porto di Ravenna”.