Ravenna, l’area Ortazzo-Ortazzino è ufficialmente pubblica - Gallery

Ravenna

L’area Ortazzo-Ortazzino diventa di proprietà pubblica. Il parco del Delta del Po l’ha acquisita per 516 mila euro da un privato dopo un contenzioso. Questa mattina la presidente Aida Morelli, il direttore Massimiliano Costa accompagnati dall’assessora regionale Gessica Allegni, dal sindaco facente funzioni Fabio Sbaraglia e dall’assessore comunale Igor Gallonetto hanno aperto i cancelli dell’oasi alla stampa. Sbaraglia ha espresso soddisfazione per l’acquisizione che mette in sicurezza un patrimonio di grande pregio. “Uno scrigno di biodiversità” per la presidente Morelli, uno dei luoghi più belli d’italia che sarà interdetto alle visite. L’acquisizione riguarda l’area A e B di 480 ettari con 250 mila euro versati dalla Regione, 90 mila dal Comune, e l’importo restante a carico del Parco. Rimane fuori l’area C recentemente acquista da un privato.

Un’area di grande pregio naturalistico

L’Ortazzo-Ortazzino, situata nel cuore del Parco del Delta del Po, è un’area di straordinario pregio naturalistico per l’elevata naturalità rappresentata dalla successione di spiagge, dune, pinete, macchie e stagni costieri. Per questo motivo la parte settentrionale dell’Ortazzino è classificata come zona A di tutela integrale del Parco del Delta del Po, una delle due uniche aree a così elevato livello di protezione dell’intero Delta, inclusa anche la porzione ricadente in Veneto (l’altra è il bosco allagato di Punte Alberete). Data la sua importanza, l’area è inoltre inclusa nel sito Natura 2000 IT4070009, protetto dall’Unione Europea ed è zona umida Ramsar di importanza internazionale. “L’acquisizione dell’Ortazzo-Ortazzino - sottolinea la Regione in una nota - consentirà ora di avviare interventi di miglioramento idraulico, necessari per garantire la funzionalità ecologica dell’area, e azioni di conservazione attiva previste dal Piano Territoriale del Parco e dagli strumenti di gestione del sito Natura 2000. Tra le priorità, la ristrutturazione del sistema idraulico, la tutela delle praterie umide e aride e la reintroduzione di specie vegetali e animali per il riequilibrio ecologico”.

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