RAVENNA - «Il nostro è un appello, per una casa del cinema. Possiamo dire che è questione di vita o di morte». Maria Martinelli è molto diretta, ma non per estremizzare il concetto. E’ intimamente convinta del fatto che si debba «uscire da questo non detto: il cinema in sala è a forte rischio». E quindi è pronta a confrontarsi con chiunque e non nasconde «la nostra apertura a collaborazioni, per far sì che questa opportunità venga colta. Per noi è fondamentale».
L’associazione da lei presieduta, Start cinema, aveva lanciato un’idea. Coinvolgeva il cinema Astoria, in quel momento non soltanto chiuso e degradato, ma anche senza la speranza di un futuro. E così aveva inserito, all’interno del percorso partecipativo legato alle “tattiche” della Darsena, un progetto. Come previsto dal piano concordatario dell’Acmar, intanto, mano a mano che l’idea di Start cinema prendeva forma e trovava collaborazioni, si tenevano le aste pubbliche per la vendita dell’immobile di via Trieste. Si partiva da 2,4 milioni di euro e le gare all’incanto andavano deserte.
Il progetto
E così l’associazione di Maria Martinelli, nota in città soprattutto per il Nightmare Film Fest, sperava di festeggiare il ventennale della loro iniziativa più nota con la concretizzazione dell’idea, sviluppata assieme a Confcooperative, a Ravenna Teatro e ad altri partner. Si trattava di «riabilitare un contenitore che diventi un po’ meno sala cinema e un po’ più hub culturale». Realtà in cui le sfere innovative della settima arte avrebbero trovato una loro espressione: «L’ambito digitale riteniamo, soprattutto, possa donarci importanti sviluppi – spiegava la presidente di Start Cinema –. La realtà aumentata, il metaverso, sono realtà in rapida evoluzione, che stanno cambiando il mondo della produzione e su cui dobbiamo recuperare un ritardo». Una realtà aperta «anche alle scuole, formando gli spettatori del domani. Ci doteremmo così di una struttura dal taglio europeo, capace di codificare nuovi modi per vivere il cinema come spazio».
L’appello
All’ultima asta l’Astoria ha trovato però, un po’ a sorpresa, un compratore. La Eufente spa, la stessa società titolare del Cinemacity e dell’Autohotel, se l’è aggiudicata per 400mila euro. Proprio in occasione di quel turno di apertura di buste, poi risultato decisivo, il Comune aveva deciso di ritirare il progetto Astoria Cinema Hub dal portale delle “tattiche” della Darsena, per evitare qualsiasi elemento di turbativa. Ora Maria Martinelli – in questi giorni a Torino per presentare il suo ultimo film, “Redenzione” –, auspica «un progetto condiviso per quello spazio, così importante per il cinema ravennate. Siamo in attesa di una sua presentazione – conclude –, ma ribadiamo, senza remore, la nostra apertura a collaborazioni e integrazioni dei piani. Pensiamo sia interesse del cinema, vissuto come evento di sala e come momento di fruizione collettiva. Se noi che amiamo quest’arte non reagiamo, la sorte è segnata».