Ravenna, il rigassificatore, la nave Blue Sky e l’inchiesta di report: domenica presidio al porto

Ravenna
  • 21 febbraio 2025

«Rigassificatore non sei il benvenuto». Questo il messaggio che il coordinamento Fuori dal Fossile lancia a pochi giorni dall’arrivo a Ravenna della nave rigassificatrice Bw Singapore, dando appuntamento a domenica 23 febbraio, alle 14,30, al Molo Dalmazia a Marina di Ravenna per un presidio che sta ricevendo l’appoggio di ambientalisti e diverse forze politiche. C’è una parte del territorio che si schiera contro il mega progetto approvato dalla Giunta De Pascale e che ha raccolto un consenso bipartisan all’interno del Consiglio comunale.

Fin dall’inizio, il coordinamento Fuori dal Fossile ha esercitato una strenua resistenza cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica. Ora, a pochi giorni, dall’arrivo della nave, chiede «l’assunzione di impegni precisi per la una road map sui tempi di dismissione del rigassificatore, l’istituzione di un monitoraggio continuo e indipendente sulla qualità dell’aria, dell’ambiente marino, dell’assetto idrogeologico e dell’impatto sull’ambiente e sulla salute, una ferma posizione delle istituzioni per il taglio netto dei sussidi alle fonti fossili».

Il coordinamento, domani, non sarà solo. Nelle ultime ore sono giunte diverse adesioni da parte di forze politiche. Ci sarà Sinistra Italiana secondo cui «l’impianto, che sarà operativo dai primi giorni di aprile 2025, rappresenta un ennesimo passo nella direzione sbagliata. Il nostro impegno è in un futuro senza fossili. Invitiamo tutte le cittadine e i cittadini a partecipare alla manifestazione per far sentire la propria voce e chiedere un futuro libero dai combustibili fossili. Solo con una mobilitazione forte e condivisa possiamo fermare progetti che mettono a rischio il nostro territorio e il nostro pianeta». Sostegno all’iniziativa anche da Potere al Popolo: «Siamo contro questo progetto portato avanti dall’Esecutivo Meloni, con la complicità e l’appoggio anche del Partito Democratico nazionale e locale, e in Regione attraverso il suo presidente, l’ex sindaco Michele De Pascale. Ci saremo per dire un no forte e chiaro alle scelte di questa classe politica che ha deciso sulla nostra pelle di sacrificare gli interessi collettivi ai profitti delle multinazionali, un sistema che è sempre stato pienamente rappresentato anche a Ravenna». Ci sarà anche il Partito della Rifondazione Comunista: «Mentre Comune, Provincia e Regione sono pronte a mettersi al servizio dei potenti speculatori “fossili”, noi abbiamo deciso di continuare ad opporci perché abbiamo il diritto di non morire in una camera a gas e vogliamo (dobbiamo) fare di tutto perché quella dei nostri figli non sia l’Ultima Generazione». E ci saranno anche Europa Verde e Verdi Ravenna: «È necessario ripensare al futuro di questa città - spiegano Maria Pia Galletti e Antonio Lazzari - e comprendere in che direzione vogliamo andare come cittadini e come imprese. Il futuro sarà senza gas e senza fossile; con buona pace di Eni e Snam. Ravenna ha già pagato un prezzo molto alto a causa dello sviluppo dissennato e inutile del fossile e deve progettarne l’uscita».

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