Ravenna, il Coworking del Comune affidato a un privato. Tariffe in aumento

RAVENNA Il Comune di Ravenna ha approvato il rinnovo della gestione del coworking del quartiere Sant’Agata per il periodo 2025-2029. Ci sarà un cambio radicale perché la struttura, nata nel 2015, sarà affidata ad un gestore esterno. Sarà necessario così rivedere le tariffe rispetto ad ora per garantire a chi prenderà in carico Cresco il necessario equilibrio finanziario. Lo spazio del coworking è un punto di riferimento per il lavoro collaborativo a Ravenna. L’amministrazione comunale lo considera uno strumento per favorire l’imprenditorialità giovanile, la creatività e la professionalizzazione. Ospita 15 postazioni distribuite in sei uffici e una sala riunioni. Con la scadenza dell’attuale gestione il 31 marzo 2025, il Comune ha deciso di proseguire con un nuovo contratto di concessione. L’obiettivo è garantire sostenibilità economica al progetto, lasciando al nuovo gestore l’onere di rendere l’offerta competitiva.
Il nuovo piano tariffario prevede aumenti rispetto alle tariffe attualmente in vigore. L’ingresso giornaliero passa da 16 euro a un massimo di 40 euro. Il carnet da dieci ingressi sale da 80 a 200 euro, mentre l’abbonamento mensile per una postazione non fissa passa da 127 a 170 euro. L’aumento più marcato riguarda le postazioni fisse trimestrali, che oggi costano 160 euro e con il nuovo bando varieranno tra 250 e 450 euro, a seconda della categoria dell’utente. Anche l’affitto della sala riunioni a giornata intera aumenta del 25%, passando da 32 a 40 euro, mentre rimane invariata la tariffa per la mezza giornata a 20 euro. Nella relazione tecnica allegata alla delibera si spiega che il sistema tariffario precedente «si riferisce ad una fase ancora sperimentale del progetto» e che il nuovo impianto permette di garantire «una maggiore sostenibilità dei costi di gestione dell’immobile di cui l’operatore economico assumerà interamente il rischio operativo»
Il nuovo gestore avrà il compito di coordinare le prenotazioni, facilitare la collaborazione tra i coworkers, gestire la rete Wi-Fi e curare la promozione del servizio. Inoltre, dovrà rendicontare annualmente gli incassi al Comune. L’amministrazione continuerà a coprire le utenze e le manutenzioni straordinarie, ma non percepirà un canone d’affitto per l’immobile, che sarà concesso gratuitamente. La logica della concessione si basa sul fatto che «il rischio nella fattispecie è dal lato della domanda e consiste nel fatto che la previsione dei ricavi è fatta sulla presunzione di una copertura al 100% delle postazioni di coworking, il cui grado di copertura rimane in carico al gestore del servizio».
Il valore totale della concessione è stimato in 133.792 euro per quattro anni, calcolato sulla base delle entrate previste da tariffe e servizi. Il nuovo contratto partirà dal 1° aprile 2025 e si concluderà il 31 marzo 2029.